La Grace 1 lascia Gibilterra col nome di Adrian Darya 1

Gibilterra. La petroliera iraniana, Grace 1, oggi, ri – nominata con Adrian Darya 1, è stata rilasciata dalle Autorità di Gibilterra. Da fonti GPS del Marine Traffic AIS 2846 la nave si trovava – alle 14.00 ora locale – a navigare nel Mare di Alboran, diretta verso Sud in Grecia ed attesa nel porto di Kalamata il 26 agosto prossimo.

La nave era stata trattenuta a Gibilterra per 45 giorni, da luglio fino a quest’ultimo15 agosto. E’ la storia di una petroliera, di uomini e di carico divenuta complessa e strumentalizzata dalle relazioni innescate dai conflitti geopolitici e dagli accordi sul nucleare tra Iran e Stati Uniti. L’operazione del sequestro è stata portata avanti dai Mariners della Royal Force britannica.

Il Regno Unito, di cui Gibilterra fa parte, aveva sequestrato la nave perché sospettata di dirigere in Siria, violando le sanzioni dell’Unione Europea contro il regime di Bashar al Assad. Dopo giorni d’inchiesta e di accuse reciproche tra il Regno Unito e l’Iran, con il sequestro della nave britannica, Stena Impero, nello Stretto di Hormuz, le Autorità di Gibilterra hanno concluso le indagini sulla nave e sui quattro membri dell’equipaggio della Grace 1 senza alcuna accusa formale e quindi decidendo di lasciare libera di partire la nave.

L’altro giorno vi è stata, poi, la richiesta degli Stati Uniti a riconsiderare il caso, invitando Gibilterra a non lasciar partire la nave iraniana, in quanto la petroliera faceva e fa parte di un piano terroristico: secondo gli Usa la nave doveva sostenere con rifornimenti illeciti le Guardie della Rivoluzione islamica presso la raffineria di Banyas in Siria. Tesi, respinta dalla Corte Suprema di Gibilterra domenica 18 agosto, perché non eseguibile sulla base delle leggi dell’Unione Europea; infatti, le sanzioni che l’Ue applica nei confronti dell’Iran sono lievemente diverse da quelle degli Stati Uniti e comunque le sanzioni Usa non sono applicabili nel territorio europeo. La Corte Suprema ha ordinato, così, il dissequestro della petroliera, dopo aver avuto conferma, da parte di funzionari iraniani, del cambio d’equipaggio e consentire di liberare il carico di 2,1 milioni di barili di greggio.

Nei giorni scorsi l’Iran ha annunciato di aver rinominato “Grace 1” in “Adrian Darya 1” perché Panama, precedente Stato di bandiera della nave, si era rifiutato di mantenere tale registrazione dopo il sequestro della nave a Gibilterra e consentendo così di conferire ora alla nave Adrian Darya 1 la bandiera dell’Iran. Teheran, con una sua ultima nota, ha specificato che il cambio di nome di una nave e il passaggio di bandiera da Panama a Iran sono consentiti dal diritto marittimo internazionale, confutando ogni sospetto che tale operazione fosse stata condotta per evitare le sanzioni Usa.

 

Abele Carruezzo