Il Comitato di Gestione dell’AdSP MTCS prende atto del Piano trimestrale dei servizi minimi essenziali per la mobilità e viabilità nel porto

Civitavecchia- La prima variazione al Bilancio di Previsione 2020 dell’ente e il “piano emergenziale” per assicurare i servizi minimi essenziali di viabilità, manutenzione e trasporto passeggeri della Port Mobility sono stati gli argomenti cardine della seduta odierna del Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale. La prima, che contemplava anche l’accertamento in bilancio del contributo di quasi quattro milioni di euro dell’Unione Europa per la copertura finanziaria del progetto di potenziamento dell’ultimo miglio ferroviario nel porto di Civitavecchia, è stata approvata dai membri del Comitato in attesa della relazione del Collegio dei Revisori dei Conti.

Molto più approfondito l’argomento relativo alla società concessionaria dei servizi di mobilità in porto, affrontato all’inizio della seduta alla luce della presenza, in video-collegamento, dell’Amministratore Delegato di Port Mobility, Edgardo Azzopardi. La discussione si è protratta fino al pomeriggio e si è conclusa con la presa d’atto unanime del massimo consesso dell’ente del piano dei servizi per il periodo aprile/giugno 2020 tale da assicurare, a fronte delle ridotte attività conseguenti all’emergenza da Covid-19, l’operatività e la sicurezza dello scalo. Il piano era già stato approvato per consensus ventiquattro ore prima dall’Organismo di Partenariato.

La seduta odierna, alla quale hanno partecipato dirigenti e funzionari dell’AdSP, ha vissuto anche momenti di contrapposizione tra le tesi di vertici e funzionari dell’ente e quelle dell’AD di Port Mobility. “Ci rendiamo conto – ha sottolineato il Presidente dell’AdSP, Francesco Maria di Majo – di quelle che possono essere le preoccupazioni, soprattutto in termini occupazionali, manifestate dall’avvocato Azzopardi e che sono anche le nostre, ma il piano elaborato, che comunque ha per ora validità trimestrale, ha ampiamente tenuto conto dei costi per il personale da occupare per i suddetti servizi minimi. Va anche rimarcato che finora l’ente ha già anticipato somme consistenti alla Port Mobility prima dell’inizio dell’emergenza sanitaria e che il piano redatto per l’emergenza attuale ha ricevuto l’approvazione, seppur con qualche astensione, del Partenariato all’interno del quale è rappresentato tutto il cluster portuale”.

“Ci sono attività che, nonostante l’assenza dei traffici crocieristico e passeggeri, dai cui proventi sono remunerati i servizi di interesse generale, devono essere garantite nello scalo portuale e, da un’analisi dei costi fatti dai funzionari dell’ente, abbiamo messo la società concessionaria in condizione di poterli garantire sulla base dei costi del solo personale addetto alla infomobilità e alla viabilità. Abbiamo anche previsto qualcosa in più per coprire anche attività manutentorie”, ha chiarito il Presidente dell’Authority. Gli altri punti all’ordine del giorno sono stati tutti approvati all’unanimità con particolare celerità.