Il Governo contro l’Ue sugli aiuti di Stato

L’Assemblea di Assoporti sostiene il ricorso della De Micheli: “No’ alle tasse sui porti

Roma. Il Governo ricorre alla Corte europea contro la decisione di Bruxelles sulle tasse ai porti italiani. Giorni addietro, la Ministra delle Infrastrutture e Trasporti, On. le Paola de Micheli, aveva annunciato il ricorso contro l’ingiunzione di abolire l’esenzione dell’imposta sulle imprese concessa ai porti per i profitti che ricavano da attività economiche, come le concessioni e qualcuno (in sede europea parla anche di tasse di ancoraggio).

Per la Ministra De Micheli la volontà di rendere competitivi i porti rispetto a quelli dell’Europa settentrionale e di mostrare forte attenzione governativa sull’intera portualità italiana non è stata accettata dall’Ue al punto che la vicenda legata alla fiscalità delle Autorità portuali ormai ha superato i limiti di una comprensione del Diritto. Il ricorso contro il procedimento d’infrazione aperto dall’Ue ormai è decisivo per il futuro dei porti italiani che non possono essere considerati ‘enti economici’ dalla Commissione europea.


I sindacati. “Il ruolo che attualmente esercitano le AdSP è pubblico con ordinamento speciale e non economico” – affermano i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl e Uil Trasporti – e questo lo definisce ampiamente la legge84/94 che regola il mercato delle operazioni portuali. “Un ruolo pubblico che è quello di amministrare le aree demaniali e di promuovere gli scali italiani, cioè svolgere un servizio d’interesse generale e non discorsive della legge del mercato”, ricordano i sindacati.

Per le Organizzazioni sindacali, il modello delle AdSP italiane va difeso e il ricorso è un punto di partenza dell’azione politica che l’intero cluster portuale deve compiere a sostegno delle evidenti differenze tra le nostre Autorità portuali e quelle degli altri paesi europei.
Ancip. L’Associazione, Nazionale Compagnie Imprese Portuali esprime apprezzamento per la posizione presa dal Governo italiano. “La nostra associazione – si legge in una nota stampa – si sempre battuta in difesa della pubblicità dei porti italiani, perché li consideriamo l’asset strategico più importante della nostra Nazione.”.


Assoporti. Intanto ieri, l’Assemblea di Assoporti ha discusso le modalità del ricorso alla Corte di Giustizia europea sulla tassazione dei porti preannunciato dalla Ministra. Modalità che saranno concordate con gli uffici del Ministero nei prossimi giorni.

“Il Governo ha correttamente ritenuto di difendere il modello italiano di gestione dei porti che si basa sullo Stato come regolatore e che tutela il demanio e l’interesse nazionale. Un modello che Assoporti ha sempre sostenuto – dichiara l’Associazione dei porti italiani– e concorda nell’azione di procedere con i ricorsi cd ‘ad adiuvandum’, sia da parte di ogni singola AdSP e sia dalla stessa Associazione Assoporti.”. Finalmente una posizione unitaria dei porti italiani!

Abele Carruezzo