I Porti italiani devono essere competitivi

Revisione delle prime misure di regolazione in ambito portuale adottate con la delibera n. 57/2018. Avvio del procedimento.
I porti italiani devono essere dinamici, trasparenti nella loro governance soprattutto competitivi nello scenario dello shipping internazionale.

Torino. L’Autorità di Regolazione dei Trasporti, ha avviato ieri, con delibera n. 170/2022, un procedimento per la revisione delle prime misure di regolazione in ambito portuale adottate con la delibera n. 57/2018 e ha indetto una  ‘call for input’ con cui acquisire osservazioni ed altri elementi utili alla definizione di misure regolatorie necessarie ad incrementare la dinamicità, la trasparenza e la competitività dei porti italiani.  

L’Autorità provvede ‘a garantire, secondo metodologie che incentivino la concorrenza, l’efficienza produttiva delle gestioni e il contenimento dei costi per gli utenti, le imprese e i consumatori, condizioni di accesso eque e non discriminatorie alle infrastrutture ferroviarie, portuali, aeroportuali e alle reti autostradali (…) nonché in relazione alla mobilità dei passeggeri e delle merci in ambito nazionale, locale e urbano anche collegata a stazioni, aeroporti e porti’.

Nella delibera si legge che: Vista la legge 28 gennaio 1994, n. 84 (“Riordino della legislazione in materia portuale”), come da ultimo modificata dalla legge 5 agosto 2022, n. 118 (“Legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021”); e Visto il R.D. 30 marzo 1942, n. 327 (“Codice della navigazione”), nonché il D.P.R. 15 febbraio 1952, n. 328 (“Approvazione del Regolamento per l’esecuzione del Codice della Navigazione (Navigazione marittima)”); Delibera:

  1. di avviare, per le motivazioni espresse in premessa che si intendono qui integralmente riportate, un procedimento per la revisione delle prime misure di regolazione in ambito portuale adottate con la delibera n. 57/2018;
  2. responsabile del procedimento di cui al punto 1 è l’ing. Roberto Piazza; indirizzo di posta elettronica certificata (PEC): pec@pec.autorita-trasporti.it, telefono 011 19212516;
  3. al procedimento di cui al punto 1 si applica l’analisi di impatto della regolazione di cui alla delibera dell’Autorità n. 54/2021 del 22 aprile 2021, individuandosi quale responsabile la dott.ssa Cinzia Rovesti; indirizzo di posta elettronica certificata (PEC): pec@pec.autorita-trasporti.it, telefono 011 19212521;
  4. il termine di conclusione del procedimento di cui al punto 1 è fissato al 29 luglio 2023;
  5. nell’ambito del procedimento di cui al punto 1 è approvato il documento “Determinazione di metodologie e criteri regolatori per garantire l’accesso equo e non discriminatorio alle infrastrutture portuali – Call for input”.
  6. il documento di cui al punto 5 è pubblicato sul sito web istituzionale dell’Autorità ai fini della ricezione, entro e non oltre ore 24:00 del 6 dicembre 2022, di osservazioni ed altri elementi utili da parte dei soggetti interessati con le modalità indicate nell’allegato B alla presente delibera, di cui costituisce parte integrante e sostanziale. Firmato il presidente Nicola Zaccheo.

Con la presente ‘call for input’ si intende approfondire la possibilità di aggiornare ed integrare le prime misure regolatorie già adottate dall’Autorità in relazione agli specifici aspetti riportati nel seguito, anche in relazione alle esigenze del mercato che possono essere medio tempore mutate.

L’Authority dei Trasporti precisa inoltre che, ‘tenuto conto delle innovazioni del contesto, anche normativo, del settore, sono stati individuati alcuni ambiti di possibile intervento regolatorio, come le autorizzazioni allo svolgimento delle operazioni portuali, le concessioni di aree e banchine portuali, le concessioni afferenti ai terminal destinati all’ormeggio delle unità da crociera/traghetti, all’accoglienza dei relativi passeggeri e allo svolgimento delle attività connesse, l’accesso ai servizi ed alle infrastrutture portuali’.

I soggetti interessati potranno inviare all’Autorità, entro il 6 Dicembre 2022, osservazioni o altri elementi utili in merito alle tematiche in questione.
Fino al prossimo 6 Dicembre potranno essere inviate osservazioni utili alla definizione di misure regolatorie necessarie a incrementare la dinamicità e la trasparenza degli scali.

Ricordiamo brevemente gli ambiti di possibile intervento regolatorio. L’articolo 16, comma 1, della legge 28 gennaio 1994, n. 84, definisce le distinte categorie delle operazioni portuali (carico, scarico, trasbordo, deposito e movimento in genere delle merci) e dei servizi portuali (caratterizzati dall’essere attività complementari ed accessorie rispetto alle operazioni portuali), e rimette l’individuazione dei servizi portuali ammessi ai regolamenti emanati dalle AdSP, sulla base di criteri vincolanti fissati con Decreto del Ministero dei Trasporti e della Navigazione (ora Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili). L’esercizio delle operazioni e dei servizi portuali è soggetto ad autorizzazione della AdSP.

Il comma 4 del citato articolo 16 stabilisce alcuni principi relativi al rilascio delle autorizzazioni e rimette a un Decreto ministeriale il compito di disciplinare: a) i requisiti per il rilascio delle autorizzazioni; b) i criteri, le modalità e i termini in ordine al rilascio, alla sospensione e alla revoca dell’autorizzazione; c) i parametri per definire i limiti minimi e massimi dei canoni e della cauzione; d) i criteri inerenti al rilascio alle imprese di navigazione di autorizzazioni all’autoproduzione delle operazioni portuali. In attuazione delle suddette norme, sono stati emanati il D.M. 585/1995 relativo alle operazioni portuali, e il D.M. 132/2001 relativo ai servizi portuali.

Abele Carruezzo