La nave italiana dei Fratelli Cosulich è salpata ieri dal porto di Mariupol

(Foto ed informazioni kindly granted by Marine Traffic)

Trieste. La bulk carrier italiana, Tzarevna, si trovava sotto stato di fermo, con un carico di 15.000 tonnellate di bramme, dall’inizio della guerra in Ucraina da parte della Russia. Dopo nove mesi circa la nave ha lasciato il porto di Mariupol.
L’annuncio è stato dato dalla Famiglia Cosulich con una nota: “ Siamo lieti di informare che la nostra nave Tzarevna è salpata dal porto di Mariupol dove stazionava dallo scorso 24 febbraio”. “La scorsa settimana – aggiunge Fratelli Cosulich – sono state sbarcate le 12.000 lastre d’acciaio prima della partenza. La nave si trova ora in navigazione verso il porto di Varna, in Bulgaria, dove sarà sottoposta a lavori per riparare i segni del bombardamento subito”.

La scorsa settimana dalla nave sono state sbarcate 12mila tonnellate di bramme, disponendosi per la partenza verso Varna, in Bulgaria.
La Tzarevna è una delle sei general cargo di proprietà della Fratelli Cosulich e armata dalla loro filiale Vulcania. La nave, di 21.470 tonnellate di portata lorda, è stata acquisita nel maggio dello scorso anno dall’azienda italiana.

Le 15.000 tonnellate di brame imbarcate, prodotte da Metinvest in Ucraina, erano dirette al porto di Monfalcone per i laminatoi di San Giorgio di Nogaro. Oltre a essere stata colpita sulla fiancata da un bombardamento, la Tzarevna per alcune settimane è stata anche a rischio di ‘nazionalizzazione’ da parte dell’autoproclamatasi Repubblica Popolare di Doneck,
Grazie all’azione di mediazione espletata da Augusto Cosulich, unitamente agli interventi diplomatici, è stato possibile risolvere la situazione di stallo, e consentire, dopo circa nove mesi, alla nave di lasciare il porto di Mariupol.

Abele Carruezzo