L’OMS e l’ILO formano un gruppo d’azione con gli organismi di trasporto globali per proteggere i diritti dei lavoratori e alleviare la congestione della catena di approvvigionamento

Ginevra, Svizzera; Londra, Regno Unito; New York, Stati Uniti: Il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Ghebreyesus, e il direttore generale dell’ILO, Guy Ryder, hanno confermato che le loro organizzazioni formeranno un gruppo d’azione “con urgenza” con i principali enti di trasporto per garantire la libertà di movimento dei lavoratori dei trasporti internazionali.

L’impegno è arrivato dopo che le organizzazioni e i sindacati che rappresentano le compagnie stradali, aeree e marittime e i lavoratori, nell’incontro della scorsa settimana con il dottor Tedros e il signor Ryder, hanno manifestato preoccupazioni per l’introduzione delle nuove restrizioni dei viaggi, a causa della variante Omicron, che creeranno un impatto negativo sui lavoratori dei trasporti e sulla già fragile catena di approvvigionamento globale.

L’International Air Transport Association (IATA), l’International Chamber of Shipping (ICS), l’International Road Transport Union (IRU) e l’International Transport Workers’ Federation (ITF), hanno chiesto urgentemente ai dipartimenti sanitari dei governi di coordinare le misure ed evitare di limitare la circolazione dei lavoratori dei trasporti.

Durante l’incontro, il dott. Tedros ha affermato che i lavori sull’Action Group inizieranno questa settimana e che si terranno incontri regolari con IATA, ICS, ITF e IRU in futuro. Ha notato che altre aree di interesse includeranno la modifica della Yellow Card, un passaporto medico rilasciato dall’OMS, che deve essere utilizzato dai lavoratori dei trasporti come prova della vaccinazione.

Il gruppo d’azione garantirà l’attuazione dei protocolli di viaggio esistenti sviluppati dall’industria per proteggere i diritti dei lavoratori dei trasporti. L’OMS e l’ILO hanno anche confermato che il Comitato Esecutivo del Segretario Generale delle Nazioni Unite nel gennaio 2022 discuterà ulteriori soluzioni alle questioni sollevate dalle organizzazioni di trasporto.

Gli enti di trasporto, che rappresentano più di 20 trilioni di dollari del commercio mondiale all’anno e 65 milioni di lavoratori dei trasporti globali lungo la catena di approvvigionamento, avevano precedentemente condiviso i timori che decisioni ‘irresponsabili’ dei governi per reimporre le restrizioni di viaggio per i lavoratori dei trasporti in risposta all’emergere della variante Omicron potrebbero mandare in frantumi le catene di approvvigionamento e ritardare la ripresa economica globale.

Poiché Omicron è stata indicata come una “variante preoccupante” dall’OMS, circa 56 nazioni hanno aggiornato le restrizioni di viaggio rafforzate dal COVID. Gli enti di trasporto hanno espresso frustrazione circa i comportamenti adottati dai governi in contrapposizione ai chiari provvedimenti emessi dai leader mondiali a settembre per garantire la libera e sicura circolazione dei lavoratori dei trasporti. Con l’emergere di Omicron che rende ancora più importante garantire la vaccinazione prioritaria per i lavoratori dei trasporti, hanno affermato le organizzazioni, l’OMS dovrebbe incoraggiare i paesi ad adottare i protocolli di viaggio e sanitari collaudati per marittimi e conducenti che l’OMS stessa ha approvato.

Guy Ryder, direttore generale dell’ILO, ha dichiarato: ” I settori dei trasporti mondiali e i loro lavoratori affrontano pressioni e difficoltà immense e continue derivanti dalla pandemia di COVID-19. Sono quindi lieto che ora abbiamo istituito un Gruppo d’azione congiunto che esaminerà l’impatto della pandemia di COVID-19 su quei lavoratori e incoraggerà i governi ad applicare protocolli e standard concordati a livello internazionale”.

Il dottor Tedros Ghebreyesus, direttore generale dell’OMS, ha dichiarato: “La pandemia di COVID-19 rimane un’emergenza sanitaria pubblica di interesse internazionale che continua a incidere negativamente sulla salute umana a livello globale, sul commercio e sui viaggi internazionali. Proteggere la salute dei lavoratori del trasporto transfrontaliero e mantenere le operazioni di viaggio per missioni di emergenza e umanitarie, personale essenziale, rimpatri e trasporto merci di forniture essenziali è di fondamentale importanza”.

Guy Platten, segretario generale dell’ICS, ha commentato: “Abbiamo bisogno che i governi proteggano urgentemente la salute e la sicurezza dei lavoratori transfrontalieri se vogliono una stagione delle vacanze quasi normale. È davvero preoccupante vedere che le restrizioni ai viaggi draconiane dell’anno scorso iniziano a riapparire in molti paesi, soprattutto perché milioni di lavoratori dei trasporti stanno facendo enormi sacrifici per lo scarso riconoscimento da quasi due anni. È molto promettente vedere l’OMS e l’ILO assumere la guida della protezione dei diritti dei lavoratori dei trasporti internazionali e non vediamo l’ora di lavorare a stretto contatto con loro nelle settimane e nei mesi a venire”.

Stephen Cotton, segretario generale di ITF, ha dichiarato: “Mentre entriamo nell’alta stagione per i lavoratori dei trasporti nel periodo natalizio, è fondamentale lavorare insieme per alleviare la tensione sulla nostra catena di approvvigionamento globale. Quello che non possiamo avere sono i governi, come stiamo vedendo in Australia, che incolpano i lavoratori dei trasporti per le interruzioni derivanti da una crisi sanitaria globale. Si tratta di leadership, non di protezionismo o politica. Ringraziamo l’OMS e l’ILO per il loro impegno a lavorare con noi e sollecitiamo tutti i governi a dare priorità alle vaccinazioni per i lavoratori dei trasporti e a consentire il loro movimento libero e sicuro. Se vogliamo seriamente interrompere il ciclo di blocchi e divieti di viaggio, allora i governi devono anche smettere immediatamente di bloccare la deroga TRIPS e altri ostacoli alla produzione di vaccini universali necessari per porre fine a questa crisi”.

Umberto de Pretto, Segretario Generale dell’IRU , ha dichiarato: “Finalmente vediamo la luce alla fine del tunnel. Mentre milioni di autisti di camion e pullman che forniscono servizi di trasporto transfrontaliero vitali soffrono ancora di restrizioni Covid non coordinate e spesso fuorvianti, sono incoraggiato dal supporto positivo dell’OMS e dell’ILO a lavorare con noi per spingere i governi ora a coordinarsi correttamente, seguire i protocolli e trattare meglio i lavoratori dei trasporti”.

Willie Walsh, Direttore Generale della IATA , ha dichiarato: “Con le catene di approvvigionamento globali ancora in difficoltà, è fondamentale che le risposte del governo all’emergere della variante Omicron non mettano ulteriormente a rischio la connettività globale che ha impiegato così tanto tempo per ricostruire. Accogliamo con favore questo impegno dell’OMS e dell’ILO a lavorare per garantire la libertà di movimento per i lavoratori dei trasporti internazionali”.

Le organizzazioni presenti ai colloqui di crisi di oggi hanno anche chiesto che i lavoratori dei trasporti abbiano accesso all’assistenza sanitaria di emergenza e la priorità per le vaccinazioni COVID-19 nell’elenco approvato dell’OMS. Hanno chiesto protocolli armonizzati a livello internazionale che interessano i lavoratori transfrontalieri, ad esempio dimostrando lo stato di vaccinazione e/o i risultati dei test COVID-19. Hanno sottolineato che i governi devono aumentare la fornitura globale di vaccini con tutti i mezzi a loro disposizione per accelerare la ripresa delle loro industrie di trasporto.

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WHO and ILO form Action Group with global transport bodies to protect workers’ rights and ease supply chain congestion

Geneva, Switzerland; London, UK; New York, USA: World Health Organisation Director-General Dr Tedros Ghebreyesus and ILO Director-General Guy Ryder have confirmed their organisations will form an Action Group “as a matter of urgency” with major transport bodies to ensure freedom of movement for international transport workers.

The commitment came after organisations and unions representing road, air and sea companies and workers met with Dr Tedros and Mr Ryder last week. They warned of the impact of new travel restrictions on transport workers and the already fragile global supply chain in the wake of the Omicron variant.

The International Air Transport Association (IATA), the International Chamber of Shipping (ICS), the International Road Transport Union (IRU), and the International Transport Workers’ Federation (ITF), have made urgent pleas for governments’ health departments to coordinate measures and avoid restricting the movement of transport workers.

Dr Tedros said during the meeting that work on the Action Group would begin this week and regular meetings will be held with IATA, ICS, ITF and IRU going forward. He noted other areas of focus will include amending the Yellow Card, a medical passport issued by WHO, to be used by transport workers as proof of vaccination.

The Action Group will ensure the implementation of existing travel protocols developed by industry to protect the rights of transport workers. The WHO and the ILO also confirmed that the UN Secretary General’s Executive Committee in January 2022 will discuss further solutions to issues raised by the transport organisations.

The transport bodies, which represent more than $20 trillion of world trade annually and 65 million global transport workers across the supply chain, had previously shared fears that ‘knee-jerk’ decisions made by governments to reimpose travel restrictions for transport workers in response to the emergence of the Omicron variant could shatter supply chains and delay global economic recovery.

Since Omicron was noted as a ‘variant of concern’ by WHO, some 56 nations have updated COVID tightened travel restrictions in response. The transport bodies expressed frustration that governments were reneging on clear steps issued to world leaders in September to guarantee the free and safe movement of transport workers. With Omicron’s emergence making it even more important to ensure priority vaccination for transport workers, the organisations said, the WHO should encourage countries to adopt the tried and tested travel and health protocols for seafarers and drivers which the WHO has itself endorsed.

Guy Ryder, Director-General of the ILO, said: “The world’s transport sectors and their workers face immense, ongoing pressures and difficulties arising from the COVID-19 pandemic. I am pleased therefore that we have now established a Joint Action Group that will review the impact of the COVID-19 pandemic on those workers, and encourage governments to apply internationally agreed protocols and standards.”

Dr Tedros Ghebreyesus, Director General, WHO, said: “The COVID-19 pandemic remains a public health emergency of international concern that continues to adversely impact human health globally, and international trade and travel. Protecting the health of cross border transport workers and maintaining travel operations for emergency and humanitarian missions, essential personnel, repatriations, and cargo transport of essential supplies is of critical importance.”

Guy Platten, secretary general of ICS, commented: “We need governments to urgently protect the health and safety of cross-border workers if they want a holiday season that is anywhere near normal. It’s really worrying to see last year’s draconian travel restrictions starting to reappear in many countries, especially as millions of transport workers have been making enormous sacrifices for scant recognition for nearly two years. It is very promising to see the WHO and ILO take leadership on protecting international transport workers’ rights and we look forward to working closely with them in the weeks and months ahead.”

Stephen Cotton, general secretary of ITF, said: “As we enter peak season for transport workers over Christmas, it is critical that we work collectively to alleviate the strain on our global supply chain. What we can’t have are governments, like we’re seeing in Australia, blaming transport workers for disruptions stemming from a global health crisis. This is about leadership, not protectionism or politicking. We thank the WHO and ILO for their commitment to work with us, and urge all governments to prioritise vaccinations for transport workers and allow their free and safe movement. If we’re serious about breaking the cycle of lockdowns and travel bans, then governments must also immediately stop blocking the TRIPS waiver and other barriers to the universal vaccine production needed to end this crisis.”

Umberto de Pretto, IRU Secretary General, said “We finally see light at the end of the tunnel. While millions of truck and coach drivers providing vital cross-border transport services still suffer from uncoordinated and often misguided Covid restrictions, I am encouraged by the positive support from the WHO and ILO to work with us to push governments now to coordinate properly, follow protocols and treat transport workers better.”

Willie Walsh, IATA’s Director General, said “With global supply chains still struggling, it is vital that government responses to the emergence of the Omicron variant do not further put at risk the global connectivity it has taken so long to rebuild. We welcome this commitment by WHO and ILO to work to ensure freedom of movement for international transport workers.”

The organisations present at today’s crisis talks also demanded that transport workers be given access to emergency healthcare and prioritisation for COVID-19 vaccinations on the approved WHO list. They called for harmonised protocols internationally that affect cross-border workers, for example demonstrating vaccination status and/or COVID-19 test results. They stressed that governments must increase global vaccine supply by all means at their disposal to expedite the recovery of their transport industries.