Il Madame Gu ancorato a Dubai

Madame Gu, un super yacht costruito nel 2013 presso il cantiere olandese Feadship a Makkum.
Credito fotografico: Wikipedia

Dubai. Il lussuoso super yacht, appartenente a un parlamentare miliardario russo sanzionato, con sei suite, un ascensore, un proprio beach club e una piazzola per elicotteri è ancorato a Dubai; località portuale che ha reso possibile ai russi di proteggere i loro beni e le loro ricchezze dall’invasione dell’Ucraina.

Lo yacht ‘Madame Gu’, dai colori blu e bianco di proprietà di Andrei Skoch, è stato visto attraccare l’altro giorno a Port Rashid, dove il sovrano di Dubai, Sheikh Mohammed bin Rashid Al Maktoum tiene il suo yacht; entrambi gli yacht, ormeggiati sul lungo mare, sono visibili ai passanti per le relative foto e vari self da condividere sui social.
Dubai, dal marzo scorso, si è rivelata da subito come una stazione di rifugio per la ricchezza russa poiché le sanzioni occidentali sono verso gli alleati del presidente Vladimir Putin.

Gli Emirati Arabi Uniti, cercando di mantenere quella che dicono essere una posizione neutrale sulla guerra, non hanno imposto sanzioni. Ciò ha frustrato molti diplomatici occidentali che in privato dichiarano insostenibile la posizione degli Emirati Arabi Uniti schierati con Mosca.

La scorsa settimana, durante un’audizione della Sottocommissione per gli Affari Esteri della Camera degli Stati Uniti, è stata formulata un’interrogazione all’Assistente Segretario di Stato americano per gli Affari del Vicino Oriente, Barbara Leaf in merito ai rapporti di oligarchi e uomini d’affari legati a Putin che ospitano beni negli Emirati Arabi Uniti; la Leaf si è dichiarata disponibile per approfondimenti sulla questione.

Andrei Skoch, 56 anni, è stato sanzionato quest’anno dall’Occidente, inclusa l’Unione Europea, per l’invasione russa dell’Ucraina. Gli Stati Uniti avevano sanzionato il membro della Duma di Stato già nel 2018.

Il super yacht ‘Madame Gu’ era ancorato nel porto di Dubai già dal 6 marzo, giunto negli Emirati Arabi Uniti lo scorso novembre, diversi mesi prima dell’invasione dell’Ucraina. Quindi la notizia, data dalle Agenzie di stampa internazionale del nuovo attracco dello yacht, appare superata. Infatti, i funzionari degli Emirati Arabi Uniti, le Ambasciate statunitensi e britanniche ad Abu Dhabi e nemmeno un rappresentante per la missione dell’UE negli Emirati Arabi Uniti non hanno commentato la notizia sullo yacht russo.

Intanto, il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti informa che un Tribunale americano ha ordinato il sequestro del Boeing BA. N 787 Dreamliner, di proprietà dell’oligarca sanzionato Roman Abramovich, arrivato a Dubai nel marzo scorso.

Abele Carruezzo