Regno Unito: nuove misure sull’immigrazione influiscono sui trasporti marittimi

(Foto archivio www.ilnautilus.it)

Londra. A seguito dell’annuncio di nuove e severe misure applicative sull’immigrazione, gli operatori dei trasporti marittimi sono stati avvisati che le navi che scalano i porti inglesi con passeggeri senza documenti di identificazione adeguati o clandestini a bordo saranno soggetti a nuovi e severi controlli e significative modalità di gestione da parte della UK Border Force (UKBF) nei porti del Regno Unito.

Secondo lo Standard Club, queste nuove misure saranno attuate nei prossimi mesi in risposta al crescente numero di migranti illegali che entrano nel Regno Unito attraverso la Manica, che avranno un impatto significativo sulle navi che visitano i porti del Regno Unito.

In effetti, al Club sono già stati notificati diversi recenti casi in cui ai clandestini è stato “rifiutato l’ingresso nel Regno Unito” e ai Comandanti è stato ordinato di trattenerli a bordo, nonostante non dispongano di adeguate strutture di detenzione o si stia valutando se l’equipaggio della nave può gestire clandestini potenzialmente violenti.

Diversi porti europei stanno registrando un aumento delle attività illegali in cui vengono scoperti clandestini, di solito in gruppi, a bordo di container e navi da carico generale dirette verso porti del Regno Unito, come Londra, Liverpool, Bristol, Portsmouth, Southampton, Great Yarmouth; mentre il porto di Newcastle avrà la responsabilità dell’UKBF per assistere a bordo e monitorare le navi che arrivano con clandestini per garantire che siano tenute in alloggi sicuri, e il Comandante è consapevole della sua responsabilità di trattenere e prevenire tentativi di fuga.

Poiché sono i Comandanti responsabili di tenere i clandestini in sicurezza a bordo, questi devono adottare tutte le misure possibili per identificare, verificare la nazionalità/cittadinanza, la data di nascita, il domicilio, le lingue parlate, le condizioni mediche e il porto di imbarco di ciascun clandestino.

L’esistenza del o dei clandestini deve essere segnalata alle Autorità competenti in conformità con l’emendamento 1 MGN 70 (M) recentemente aggiornato. Gli operatori dei trasporti marittimi devono inoltre essere consapevoli del fatto che, ai sensi della Sezione 40 (2) dello UK Immigration & Asylum Act 1999, il Segretario di Stato può addebitare al proprietario della nave multe sostanziali fino a £ 2.000,00 per passeggero clandestino se non sono riusciti a prevenire tali incidenti. Qualsiasi nave che trasporta un individuo senza la corretta documentazione del visto o del passaporto può essere soggetta a questa sanzione.

Proprietari e/o armatori avranno il tempo di 30 giorni per presentare una difesa contro una tale sanzione e la nave deve dimostrare che a bordo sono state prese adeguate misure di sicurezza per mitigare la sanzione. Inoltre, le prove di ricerche approfondite di clandestini dovrebbero essere presentate dai porti precedenti.

Sviluppi recenti suggeriscono che l’importo della sanzione aumenterà nel 2023. Infine, le navi e gli equipaggi che commerciano in Europa devono rimanere in allerta e mantenere le misure anti-nascondiglio dell’ISPS (International Ship and Port Facilities Security Code), come controlli costanti di accesso a bordo di navi attraverso la passerella, con una illuminazione aggiuntiva di notte e frequenti ricerche di clandestini. L’uso di risorse di sicurezza esterne è consigliato anche nei porti ad alto rischio.

Abele Carruezzo