Marittimi filippini possono ora navigare sulle navi mercantili canadesi

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(Membri dell’equipaggio della nave militare canadese Algonquin (DDG 283) alzano una gigantesca bandiera canadese durante un’esercitazione Rim of the Pacific, RIMPAC, nell’Oceano Pacifico; foto courtesy Marina Militare canadese)

L’industria marittima canadese sta affrontando un grave deficit di personale

Ottawa. I marittimi filippini, dopo le buone possibilità di poter continuare a prestare servizi sulle navi battenti bandiera dell’Unione Europea, ora le opportunità dell’andare per mare vanno oltre.

La Maritime Industry Authority delle Filippine è l’unica Agenzia incaricata della formazione e rilascio dei certificati e titolata a gestire la nuova Magna Carta dei marittimi filippini, con l’obiettivo di sviluppare una classe di marittimi competente e di livello mondiale.

Per affrontare una grave carenza di marittimi, accentuata dal rapido pensionamento, il Transport Canada, lo scorso 29 marzo, ha stipulato un accordo di reciprocità, senza precedenti, con la Repubblica delle Filippine per il riconoscimento dei certificati di competenza e il rilascio di specializzazioni ai sensi del Regolamento I/10 della Convenzione STCW (Standard for Training, Certification, and Watchkeeping), consentendo così ai marittimi filippini di prestare servizio su navi battenti bandiera canadese. Reciprocamente, i marittimi canadesi possono anche richiedere un’approvazione filippina di un certificato STCW canadese valido scrivendo all’Autorità Marittima delle Filippine.

Questo protocollo segna un cambiamento significativo negli accordi internazionali sul lavoro e apre nuove possibilità di lavoro ai marittimi filippini, ma sta anche causando preoccupazione tra i marinai canadesi temendo che i salari potrebbero diminuire.

L’accordo permetterà ai filippini di assicurarsi un lavoro su navi battenti bandiera canadese con un visto di lavoro, ovviando alla necessità di ottenere prima lo status di residenza permanente.

Transport Canada e la Camera di Commercio Marittimo hanno dichiarato, mesi addietro, la necessità di reperire marittimi qualificati per assumere numerosi ruoli, sia sulle navi e sia a terra, per rafforzare le operazioni marittime. Avevano richiesto al Governo canadese assistenza per facilitare l’immigrazione di più lavoratori stranieri per equipaggiare le navi, compresi Ufficiali e marinai regolari, per affrontare la carenza di personale in questo settore. L’arrivo di marittimi filippini è atteso entro la fine dell’anno, portando vantaggi sia agli armatori e sia alla più ampia catena di approvvigionamento nordamericana, in particolare nella regione dei Grandi Laghi.

I dettagli di quest’accordo sono stati resi noti all’inizio di questo mese in un bollettino sulla Sicurezza delle navi di Transport Canada (BSS).

Il Canada ha già stabilito accordi reciproci comparabili con diverse nazioni, tra cui Australia, Francia, Norvegia, Ucraina, Georgia e Regno Unito. Ci sono anche rapporti che suggeriscono come la Guardia Costiera canadese stia contemplando l’inclusione di altri marinai stranieri.

Tuttavia, l’accordo dello scorso marzo si distingue per la posizione significativa occupata nell’industria marittima globale dal paese della Repubblica delle Filippine: vanta la più grande popolazione di marinai mercantili al mondo. Con l’espansione della Marina Mercantile cinese, molti marinai filippini stanno vedendo diminuire le loro opportunità di lavoro. Ciò è ulteriormente esasperato dalle crescenti pressioni della Cina – come restrizioni di viaggio più severe e restrizioni nazionali nei porti di proprietà cinese – mentre gareggia per diventare la principale nazione marittima a livello globale.

Questa decisione del Governo canadese si presta a considerazioni di sicurezza più ampie. Mentre gli Stati Uniti e il Canada si sforzano di rafforzare le loro relazioni con le Filippine tra le crescenti tensioni con la Cina, questa mossa acquista ulteriore significato.

I marittimi filippini, che contano centinaia di migliaia, prestano servizio su navi appartenenti a quasi tutte le nazioni, operando in quasi tutti i principali porti e cantieri navali a livello globale. Questi marinai seguono un addestramento rigoroso e tutti gli Ufficiali parlano inglese. Tali caratteristiche hanno portato alcuni addetti ai lavori del Pentagono a proporre che questo corpo di marinai potrebbe costituire la rete d’intelligence più consistente, ma ancora non sfruttata, del mondo.

Tuttavia, rimane ambiguo se questa iniziativa abbia il sostegno dei leader militari canadesi; inoltre, questa proposta non suggerisce altre potenziali strategie, come maggiori investimenti nelle Accademie regionali della Marina Mercantile e nelle Scuole professionali, che potrebbero incoraggiare i talenti nazionali nell’industria marittima.

Abele Carruezzo