Le Nazioni Unite attendono ancora la risposta della Russia sulla proroga dell’accordo sui cereali nel Mar Nero

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New York. Il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, sta ancora aspettando una risposta dal presidente russo Vladimir Putin su una proposta per estendere un accordo che consenta l’esportazione sicura di grano ucraino nel Mar Nero oltre lunedì 17 luglio.

Guterres ha scritto martedì scorso a Putin chiedendogli di estendere l’accordo sul Mar Nero in cambio di collegare una filiale della Banca Agricola russa (Rosselkhozbank) al sistema di pagamento internazionale SWIFT.

L’Unione Europea ha confermato di essere disposta a lavorare con le Nazioni Unite dicendo che prenderà in considerazione nuove opzioni per aiutare a estendere l’accordo sul grano,compresa l’opzione di allentare le sanzioni e accettare di collegare una filiale della Banca Agricola russa al sistema di pagamento internazionale SWIFT.

L’ultima nave che ha viaggiato nell’ambito dell’accordo sul Mar Nero, ora è attraccata nel porto ucraino di Odessa, in attesa di imbarcare carico. La Russia non ha accettato di registrare nuove navi dal 27 giugno e l’iniziativa scadrà lunedì 17 luglio prossimo, se Mosca non accetterà di prorogarla.

La Russia ha minacciato di recedere dall’accordo – mediato dalle Nazioni Unite e dalla Turchia nel luglio 2022 – perché Mosca ha affermato che le sue richieste di migliorare le proprie esportazioni di cereali e fertilizzanti non sono state soddisfatte. La Russia non ha rilasciato alcuna dichiarazione sull’estensione dell’accordo sul grano del Mar Nero, ha detto ieri il Cremlino, smentendo le notizie del presidente turco Tayyip Erdogan che davano imminente la proroga dell’accordo.

“Se la Russia non intende porre fine alla sua orribile guerra di aggressione contro l’Ucraina, almeno potrebbe estendere la Black Sea Grain Initiative in modo che questi prodotti alimentari possano uscire nel mondo, mantenendo bassi i prezzi e mantenendo alta l’offerta”, ha detto il Segretario di Stato USA Blinken, in una conferenza stampa a Jakarta.

Per convincere la Russia ad accettare l’accordo sul Mar Nero, nel luglio 2022 è stato firmato un memorandum d’intesa triennale in base al quale i funzionari delle Nazioni Unite hanno accettato di aiutare la Russia a portare le sue esportazioni di cibo e fertilizzanti sui mercati esteri. Mentre le esportazioni russe di cibo e fertilizzanti non sono soggette alle sanzioni occidentali imposte dopo l’invasione dell’Ucraina, Mosca ha affermato che le restrizioni sui pagamenti, la logistica e le assicurazioni hanno rappresentato un ostacolo alle spedizioni.
L’ONU, intanto, continua per evidenziare le sfide dell’insicurezza alimentare e l’impennata dei prezzi alimentari a livello mondiale, mentre si parla di nuovi incentivi finanziari per convincere la Russia a cedere nelle sue ripetute dichiarazioni che non sosterrà ulteriori proroghe. Infatti, il Ministero degli Esteri russo ha dichiarato che era “ovvio che non ci sono motivi” per continuare l’accordo dopo il 17 luglio.

“Le Nazioni Unite vorrebbero vedere l’iniziativa implementata ed estesa per tutto il tempo necessario in modo che il cibo possa essere trasportato fuori dall’Ucraina utilizzando la rotta del Mar Nero in modo sicuro ed economico”.
L’Ucraina e la Russia sono tra i maggiori esportatori di cereali al mondo. Più di 32 milioni di tonnellate di mais, grano e altri cereali sono stati esportati dall’Ucraina nell’ambito dell’accordo. La Russia si è lamentata del fatto che non ha raggiunto abbastanza i paesi poveri, ma l’ONU ha sostenuto che ha avvantaggiato quegli Stati aiutando a ridurre i prezzi del cibo di oltre il 20% a livello globale.

Abele Carruezzo