Il porto di Bari diventa 4.0: logistica e trasporti saranno gestiti più efficientemente

BARI – Tra i primi in Italia, il porto di Bari sarà dotato di tecnologia 5G. E’ il frutto di un progetto che ha tra i protagonisti: l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, il Comune di Bari, il Comune di Matera, il Ministero dello Sviluppo Economico. Il bando se lo è aggiudicato un consorzio formato da TIM, Fastweb e Huawei.

Nell’iniziativa sono coinvolti numerosi partner di eccellenza, tra cui 7 centri universitari e di ricerca, 34 grandi imprese e 11 pubbliche amministrazioni. Si tratta di un progetto ambizioso che prevede un investimento di 60 milioni di euro in 4 anni.

Pioniera di questa iniziativa, assieme a Bari, la Capitale Europea della Cultura 2019, Matera, dove la nuova tecnologia permetterà di ricostruire in 3D i siti archeologici e i musei, con visite virtuali ai “sassi”.

“Grazie a questa iniziativa- sottolinea il presidente Ugo Patroni Griffi- riusciremo a elevare ulteriormente i livelli di sicurezza, attraverso un controllo degli accessi sempre più capillare. Benefici che si potranno riscontrare, anche, nella logistica per le operazioni di carico e scarico che saranno automatizzate.” “D’intesa con il sindaco Antonio Decaro- conclude il presidente- abbiamo voluto partecipare al bando per avviare un processo di trasformazione digitale del territorio che, al termine della sperimentazione, potrà comunque continuare a beneficiare degli asset tecnologici e delle competenze sviluppate.”

Gli utilizzi in porto della soluzione di internet of the things (gli oggetti che si rendono riconoscibili e acquisiscono intelligenza comunicando dati su se stessi e accedendo a informazioni aggregate da parte di altri) saranno molteplici e si incardineranno in un lungo processo di innovazione tecnologica già avviato dall’Ente portuale volto a rendere lo scalo adriatico sempre più efficiente e dinamico.
L’hashtag ufficiale per seguire la sperimentazione su Twitter è #BariMatera5G.
Si inizia nel mese di giugno 2018, il completamento è previsto entro il 2019.