Assormeggi: A proposito di concessioni demaniali marittime

Uno Stato (inteso come soggetto dell’ordinamento giuridico statale) che non pone tutela e difesa verso le proprie imprese che negli anni hanno contribuito a fare del turismo del mare una vera eccellenza, riconosciuta a livello mondiale, a cosa può servire? A cosa possono servire coloro (riferito a senatori e deputati) che hanno mandato parlamentare e permettono che ciò avvenga?

Garantire a chi ha tanto potenziale economico di potersi accaparrare ciò che le piccole e medie imprese hanno realizzato in anni di sacrifici e con tante difficoltà, sarà uno degli errori politici, sociali e culturali che l’Italia pagherà a caro prezzo. Altro che libera concorrenza, altro che garanzia del bene pubblico, altro che aumento della qualità…!!!

Vedrete quando le piccole imprese (per lo più a conduzione familiare) si troveranno a dover competere con multinazionali o gruppi di poteri economici.
Altro che aumento di spiagge libere, altro che approdi più liberi x l’ormeggio.

È questo che succederà nel prossimo futuro a proposito di imprese balneari ed imprese di posti barca, dopo che oggi dai palazzi della politica romana sono giunte conferme che per loro il futuro è davvero incerto, avendo le forze politiche di maggioranza trovato l’accordo sull’articolo 2 del disegno di legge Concorrenza, quello sull’«efficacia delle concessioni demaniali» che da mesi tiene bloccato il ddl.

Hanno optato per la definizione dei risarcimenti, che saranno a carico dei subentranti.

Per questo sarà varato un apposito decreto legislativo con il quale il governo dovrà definire le regole per le nuove gare.

La prossima settimana (lunedì) sarà in Parlamento e certamente passerà senza bisogno di richiesta del voto di fiducia.

La cosa che più fa rabbia è che questa assurdità viene presentata da taluni politici come un traguardo importante per il bene del nostro paese.

Angelo Siclari
www.assormeggitalia.it