Volvo Ocean Race: rischi e opportunità per i leader, il dilemma di Sant’Elena

La flotta della Volvo Ocean Race, continua a navigare verso sud, oggi a velocità più sostenute, nel tentativo di evitare l’alta pressione di Sant’Elena e di agganciare il fronte freddo che potrebbe portare velocemente i quattro team a Città del Capo. I battistrada sono sempre gli spagnoli di Telefonica, che tengono sotto controllo gli inseguitori di PUMA. CAMPER ha recuperato diverse miglia da ieri e si fa sotto al duo di testa, mentre i francesi di Groupama scendono sotto le 340 miglia di distacco.

E’ sempre Telefónica con lo skipper spagnolo Iker Martínez a guidare la flotta nella corsa verso sud nella prima tappa della Volvo Ocean Race, seguito a poco più di 20 miglia dagli americani di PUMA Mar Mostro guidati da Ken Read. Tuttavia, sulla loro strada incombe l’ostacolo dell’anticiclone di Sant’Elena che blocca loro la via più breve verso Città del capo e la linea del traguardo, mentre il fronte freddo dove tutti desiderano entrate è molto più meridionale.

E’ prevedibile che oggi, le quattro barche continuino sul lungo bordo al lasco mure a sinistra, mentre nelle prossime 24 ore i due leader, avvicinandosi alla zona di alta pressione e vento debole terranno sotto stretta osservazione il barometro per studiare e approntare la strategia di navigazione, calcolando la distanza della barca dal centro dell’alta. Il rischio è, infatti quello di rimanere troppo vicini e di essere risucchiati in una zona di aria debole, mentre sfioralo significa fare meno miglia al traguardo: una decisione difficile, dove una mossa falsa potrebbe essere catastrofica.

Nella parte meridionale dell’alta è già presente il fronte freddo, che sia Telefónica che PUMA potrebbero raggiungere mercoledì a metà giornata. A quel punto i due team potrebbero usufruire di venti intensi, intorno ai 25 nodi con raffiche a 30, ossia le condizioni ideali per sviluppare la massima velocità a bordo di un Volvo Open 70.  “La barca di alza, decolla…” è la descrizione che ne fa il co-skipper di CAMPER Stu Bannatyne. Proprio l’equipaggio ispano/neozelandese nelle ultime ore è stato protagonista di un buon recupero, e ha sgranocchiato strada, riducendo il suo svantaggio a poco più di cento miglia.

Secondo il rilevamento delle ore 13 GMT (le 14 in Italia) all’ingresso nel sedicesimo giorno di regata, gli spagnoli sono sempre al comando su PUMA. Entrambe le barche, guardando le posizioni sulla cartografia, sembrano navigare nel medesimo “corridoio” a velocità molto simili, al lasco con una ventina di nodi d’aria. La carta mostra che anche CAMPER sta mantenendo rotta e velocità similari, pur essendo a circa 65 miglia più a ovest mentre i francesi di Groupama 4 sono solo leggermente più lenti e anche loro hanno scelto una rotta più occidentale. Se le previsioni verranno rispettate, i transalpini potrebbero essere costretti a strambare per evitare un nuovo sistema di alta pressione per agganciare l’aria, allontanandosi però da una rotta più diretta e dovendo coprire più strada.

Oggi, quando ai primi mancano poco più di 2.100 miglia a Città del Capo, si è superata la linea immaginaria dei due terzi del percorso.

Classifica provvisoria 21 novembre, alle ore 13 GMT

1. Team Telefónica (Iker Martínez), a 2.142,1 miglia da Città del Capo
2. PUMA Ocean Racing powered by BERG (Ken Read) + 20,4
3. CAMPER con Emirates Team New Zealand (Chris Nicholson), +108,9
4. Groupama sailing team (Franck Cammas), +333,9
5. Abu Dhabi Ocean Racing (Ian Walker), ritirato dalla tappa 1
5. Team Sanya (Mike Sanderson), ritirato dalla tappa 1

Foto: Diego Fructuoso