Suez: 6 agosto nuova era per lo shipping mondiale

SUEZ – Il mondo dello shipping internazionale, con l’apertura del nuovo Canale di Suez, assisterà ad una modifica sostanziale dei flussi merceologici tra le macro-aree marittime dell’Asia – Mediterraneo- Europa. Il nuovo Canale di Suez sarà inaugurato il prossimo 6 agosto dal presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi alla presenza di circa 5.000 illustri ospiti tra autorità pubbliche e private, istituzioni e aziende internazionali, comprese le più grandi global carrier del trasporto containerizzato.

Infatti, il nuovo Canale di Suez si pone oggi,perle grandi alleanze fra le maggiori compagnie di navigazione, come un percorso strategico e di fondamentale importanza per gli scambi commerciali mondiali: nuova rotta per evitare la circumnavigazione dell’Africa e l’attraversamento dello Stretto di Panama. Il Canale di Suez, l’originale, fu costruito negli anni 1859-1869 sotto la supervisione di Ferdinand de Lesseps; costruzione di grande valenza per il trasporto marittimo al fine di evitare il passaggio di Capo di Buona Speranza, e rappresentando la rotta più breve in sicurezza tra est e ovest per molte navi mercantili e non.

Il Canale di Suez è il canale marittimo più lungo esistente al mondo, con una sua lunghezza di 139 km ed una larghezza di 345 metri; tale via viene navigato, nei due sensi di attraversamento, da circa 20.000 navi ogni anno rappresentando l’8% del traffico marittimo mondiale. I lavori per il Nuovo Canale di Suez hanno impiegato appena un anno, durante il quale è stata effettuata la costruzione di un percorso parallelo al vecchio canale lungo 34 km e con il raddoppio della larghezza per il l’intero tratto di 37 km.

Giusto per fare dei calcoli, l’intera tratta marittima da Singapore a Rotterdam (6.000 miglia) sarà percorsa in nove giorni di navigazione (a velocità standard) passando per Suez, invece degli undici giorni passando per Buona Speranza; mentre la tratta Singapore New York (4.000 miglia) in sette giorni di navigazione attraverso Suez  che quella passando per il Canale di Panama.

Il nuovo Canale di Suez sarà salutato positivamente proprio dalle grandi alleanze di navigazione del trasporto marittimo. Infatti, proprio nel 2014, abbiamo avuto la P3 Network (Maersk Line, Mediterranean Shipping Company e CMA-CGM), che dopo qualche problema con l’autorità antitrust cinese, si è trasformata in 2M (Maersk e MSC); poi si è avuta l’ultima in ordine di tempo, la  Ocean Three (CMA CGM, China Shipping Container Lines e United Arab Shipping Company); tutto questo ha fatto cambiare l’assetto mondiale dei container.

Le alleanze combinano accordi di vessel sharing, di slot  exchange e di slot charter relativi ai vari servizi tra Asia – Mediterraneo – Europa sia per le rotte transpacifiche che quelle transatlantiche; il tutto al fine di contenere i costi dei carrier e per razionalizzare i servizi di linea, conseguendo maggiori economie di scala. In questo scenario economico marittimo il Nuovo Canale di Suez sarà è geograficamente strategico agli assetti dei servizi di linea per i flussi merceologici del prossimo futuro.

Abele Carruezzo