Crisi Mar Rosso, l’Egitto chiede aiuto al Fondo Monetario Internazionale

Nave Ever Ace in navigazione nel Canale di Suez

(Nave Ever Ace in navigazione nel Canale di Suez; anche la Evergreen sta evitando il Mar Rosso e il Canale di Suez a causa della minaccia Houthi; foto courtesy Suez Canal Authority)

L’Egitto sta affrontando due shock economici: un calo delle entrate turistiche e un calo del traffico del Canale di Suez

Il Cairo. Gli effetti della crisi del Mar Rosso stanno pesando sull’economia nazionale dell’Egitto; la maggior parte delle entrate (valuta in dollari per il cambio estero) sono dovute al funzionamento del Canale di Suez.
Il traffico su questa strategica via d’acqua è diminuito della metà dall’inizio della crisi del Mar Rosso, con gli Houthi che costretto molte compagnie di navigazione a circumnavigare l’Africa sulla rotta Asia- Europa.

Ieri, durante una conferenza sul petrolio, il presidente della Repubblica di Egitto, Abdel Fattah al-Sisi, ha detto che “Il Canale di Suez che portava all’Egitto quasi 10 miliardi di dollari come entrate, sono diminuite dal 40 al 50 per cento. E l’Egitto deve continuare a pagare le aziende e i partner”
L’Egitto si trova oggi ad affrontare molte sfide economiche e complesse. La spesa in deficit ha fatto salire i suoi debiti pubblici negli ultimi 20 anni e il debito estero ha superato la soglia dei 130 miliardi di dollari nel 2020.

È un Paese dipendente dalle importazioni, soprattutto per il cibo, e un deficit cronico delle partite correnti ha trascinato verso il basso il valore della sua moneta. L’inflazione si aggira intorno al 30 per cento, causando una crisi del potere d’acquisto per la popolazione in generale.
Il conflitto a Gaza ha consegnato all’Egitto due shock economici: un calo delle entrate turistiche da parte dei visitatori attenti alla sicurezza e un calo del traffico del Canale di Suez a causa degli attacchi degli Houthi a sud.

Il gruppo terroristico designato ha preso di mira navi con legami con gli alleati di Israele, anche limitati, e il rischio ha allontanato la maggior parte delle aziende dello shipping internazionale.
L’Egitto riceverà probabilmente a breve un pacchetto di aiuti economici dal FMI, e questo contribuirà a colmare il divario dal rallentamento del Canale di Suez. Il Governo egiziano non ha mantenuto pienamente i suoi accordi passati con il FMI, ma probabilmente otterrà comunque più finanziamenti, in parte perché ha un ruolo chiave negli affari regionali, secondo Ishac Diwan, economista della Paris School of Economics.
“È un paese molto importante dal punto di vista geopolitico. La guerra a Gaza lo rende, ancora una volta, molto importante. La guerra ha dato nuovo slancio nelle capitali occidentali per sostenere il FMI e votare per quel prestito al consiglio del FMI.

L’Egitto è semplicemente troppo grande per fallire in questo momento”, ha detto Diwan a NPR, la National Public Radio, organizzazione no-profit comprendente oltre mille stazioni radio statunitensi.

Abele Carruezzo

Abdel Fattah al-Sisi

(Il presidente della Repubblica di Egitto, Abdel Fattah al-Sisi)