I membri sopravvissuti della portarinfuse True Confidence tornano a casa

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(Foto courtesy by Vessel Finder)

Undici di loro sono arrivati ieri a Manila nelle Filippine

IL Cairo. Grazie all’assistenza finanziaria del Governo filippino, i sopravvissuti sono volati a casa dalla città portuale di Gibuti, dichiarando alla stampa l’accoglienza ricevuta in questi giorni.
Altri due sopravvissuti, gravemente feriti nell’attacco, rimangono ancora a Gibuti, in cura in ospedale, e saranno rimpatriati una volta guariti. Tutti i sopravvissuti hanno ricevuto circa 1.000 dollari in contanti dai funzionari della più vicina Ambasciata filippina, cioè quella de Il Cairo.
Secondo l’ISWAN, a uno dei sopravvissuti è stata amputata una gamba, una lesione che di solito esclude un ritorno alla vita di mare.

I corpi di tre membri dell’equipaggio deceduti rimangono a bordo della nave danneggiata, e il recupero dei resti dovrà attendere finché la nave non sarà rimorchiata verso la costa per il salvataggio, secondo il Dipartimento dei Lavoratori Migranti delle Filippine.
Per questo compito è stato noleggiato un rimorchiatore di salvataggio, e il lavoro comporta rischi insoliti: una fregata francese ha dovuto difendere i soccorritori da un rinnovato attacco di droni Houthi lo scorso fine settimana.

17 marittimi filippini della nave car carrier dirottata Galaxy Leader rimangono sotto la custodia degli Houthi e, sebbene siano vivi e al sicuro, il tentativo durato mesi del Governo filippino di negoziare il loro rilascio non ha avuto successo.

“Gli Houthi sono coerenti nella loro affermazione che sarebbe necessaria la fine della guerra a Gaza prima di rilasciare la nave o i marittimi”, ha detto ieri in un briefing il funzionario filippino dell’Agenzia per l’Immigrazione Eduardo Jose de Vega.

A causa del continuo rischio per la sicurezza derivante dagli attacchi Houthi, il sindacato dei marittimi Nautilus ha invitato gli armatori a riconsiderare se hanno una necessità essenziale di navigare attraverso il Mar Rosso o se invece possono fare la lunga strada attorno al Capo di Buona Speranza.
Secondo l’Autorità del Canale di Suez e il programma PortWatch dell’FMI, il traffico sulla rotta Mar Rosso-Suez è diminuito di circa la metà da dicembre, ma circa 30 navi al giorno continuano ancora a transitare nella zona ad alto rischio al largo dello Yemen.

Abele Carruezzo

Marittimi della True Confidence

(Marittimi della True Confidence arrivano a Gibuti; foto courtesy Autorità Marittima Gibuti)