Le nuove sanzioni dell’UE contro la Russia riguardano anche il trasporto marittimo

La Marshal Vasilevskiy di Gazprom

(La Marshal Vasilevskiy di Gazprom, un’unità galleggiante di stoccaggio e rigassificazione FSRU; foto archivio Il Nautilus)

Il 14° pacchetto di sanzioni contro la Russia per l’invasione dell’Ucraina del 2022 in discussione tra i membri dell’UE, prima dell’entrata in vigore

Bruxelles. L’Unione europea vieterà il trasbordo di Gnl russo, l’uso dei porti Ue da parte di navi che trasportano merci che contribuiscono allo sforzo bellico della Russia e renderà gli operatori Ue più responsabili di eventuali violazioni delle sanzioni, secondo il testo in discussione per realizzare il 14° pacchetto di sanzioni contro la Russia.

Secondo le proposte presentate agli inviati dell’UE, il nuovo pacchetto cercherà di limitare le entrate della Russia dalle vendite di gas naturale liquefatto vietando anche l’uso degli impianti dell’UE per trasbordare il GNL russo verso paesi terzi.

Le proposte includono anche il divieto di utilizzare i porti e le chiuse dell’UE per le navi che contribuiscono allo sforzo bellico della Russia.

Ciò potrebbe includere il trasporto di merci che generano entrate significative per la Russia, beni o tecnologie utilizzati nel settore della difesa e della sicurezza o la spedizione di carburanti al di fuori del sistema di price cap.

Gli operatori dell’UE sarebbero inoltre ritenuti responsabili se le entità non UE di loro proprietà o sotto il loro controllo violano le sanzioni. Per le merci sensibili utilizzate sul campo di battaglia o critiche per le forze armate russe, gli operatori dovrebbero disporre di sistemi di due diligence per identificare e mitigare i rischi di esportazione verso la Russia, secondo il testo della proposta.

Le proposte includono anche il divieto di partiti politici, think tank o media nell’UE che ricevono benefici economici dalla Russia e l’aggiunta di Voice of Europe, RIA Novosti, Izvestija e Rossiiskaja Gazeta all’elenco dei media sanzionati.
L’UE cercherebbe di inasprire i divieti sui voli e sul trasporto su strada di merci per aerei o camion di proprietà o controllati dai russi e sul trasporto di merci. L’UE imporrebbe inoltre un divieto di transazione a coloro che utilizzano i sistemi di messaggistica finanziaria della Russia al di fuori della Russia.

La proposta ha chiarito anche che i diamanti grezzi importati dalla Russia prima del 1° gennaio e i diamanti lavorati importati prima del 1° marzo o del 1° settembre, a seconda del peso, non sarebbero coperti da un divieto.

Abele Carruezzo