USA + UK via alla missione militare nel Golfo Persico

Londra. E’ deciso, la Gran Bretagna parteciperà con gli Stati Uniti alla “missione di sicurezza marittima”per sorvegliare le acque del Golfo Persico e in particolare lo Stretto di Hormuz, rendendo sicura la navigazione alle navi mercantili. Declinata del tutto la missione europea, l’asse Berlino Parigi Bruxelles non ha voluto schierarsi per evitare di compromettere una diplomazia europea nel mantenere l’Iran nell’accordo sul programma nucleare; e che comunque lo stesso Iran avrebbe interpretato lo schieramento militare Ue come cooperazione con gli Stati Uniti.

Il Regno Unito, con la missione annunciata da Centcom – operazione sentinella – messa in atto dall’esecutivo di Boris Johnson, è determinato a garantire che il suo trasporto marittimo sia protetto da minacce illegali e perciò le acque dello Stretto di Hormuz e di Bab el-Mandeb vanno controllate, visto le precarie relazioni tra Teheran e gli Stati Uniti.

La missione marittima per monitorare con le forze aree e navali la rotta del Golfo Persico arriva dopo alcuni episodi-chiave che hanno segnato questa escalation. Ci si riferisce ai Pasdaran che hanno sequestrato la Stena Impero, petroliera britannica ferma da giorni a Bandar e Abbas, dopo che i Royal Marines inglesi hanno sequestrato la petroliera iraniana Grace I al largo di Gibilterra.

La decisione di Londra di partecipare alla task force marittima a guida Usa, dimostra che le relazioni politiche nel vecchio continente sono cambiate grazie al Premier Boris Johnson. Gli Usa, rafforzando l’asse con l’UK, dimostrano di non avere più bisogno dell’Europa e legittimano l’asse atlantico antico. Mentre per Boris Johnson, che non ha mai nascosto il voler rafforzare il legame con Donald Trump, potrà contare su un valido alleato per portare avanti l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea entro il 31 ottobre 2019.

 

Abele Carruezzo