Il traffico di container nel porto spagnolo di Valencia in sofferenza

(Foto cortesia Valencia Port Authority)

Valencia. L’incertezza geopolitica ed economica internazionale pesa sul traffico containerizzato del porto di Valencia, che ha registrato un calo del 7,7% (4.336.957 Teu) nei primi 10 mesi del 2022.

Secondo i dati del Bollettino Statistico dell’Autorità Portuale di Valencia (PAV), il traffico totale di merci fino al mese di ottobre è stato di oltre 67,72 milioni di tonnellate, con un decremento del 4,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Di questi, 48,4 milioni corrispondono a merci containerizzate che segna un calo del 9,9%, altri 12,5 milioni corrispondono a merci non containerizzate, cifra simile all’esercizio 2021.

Le rinfuse liquide hanno raggiunto 4,86 ​​milioni di tonnellate con una crescita del 61,3%, mentre le rinfuse solide hanno raggiunto 1,96 milioni con un incremento del 14,5%.

Il calo maggiore riguarda i container full transit, 292.434 in meno rispetto all’anno precedente, con un calo del 14%. Soffrono anche i container pieni per il carico (export), che calano del 7,1%. I container sbarcati (import) continuano a registrare dati positivi con una crescita del 6,2%. I container vuoti sono in calo del 4,7% e quelli in transito del 20,80% (71.943 unità in meno).

Le perdite di carico non riguardano solo Valencia, il quinto porto marittimo più trafficato d’Europa e il porto più trafficato del Mediterraneo. Circostanze simili si verificano nei primi tre porti europei. Fino a settembre il traffico di container nel porto di Anversa è diminuito del -5%, a Rotterdam del -4,4% e ad Amburgo del -2,4%.

Abele Carruezzo