Amsterdam chiuderebbe il centro città alle le navi da crociera?

baia IJ di Amsterdam,

(Image courtesy Cruise Port Amsterdam)

 

Amsterdam come Venezia! Per ora è solo ‘campagna elettorale’ per le Europee dell’anno prossimo?

Amsterdam. La città di Amsterdam ha deciso di chiudere il terminal crociere del centro, vietando di fatto le navi da crociera dal Distretto centrale, secondo il partito centrista D66. I Democratici 66 sono un partito politico olandese socioliberale, presente in Consiglio Comunale di Amsterdam; promuove un programma progressista sulle questioni sociali e un programma di destra sulle questioni economiche.

La proposta è in corso dal 2016 e il Consiglio Comunale ha molte ragioni ancora di contrasto tecnico per la realizzazione e di opposizioni politiche per una decisione definitiva.
Dopo un referendum cittadino che chiedeva un’azione contro il sovraffollamento e il comportamento intollerabile dei turisti fino a tarda notte, Amsterdam ha deciso di ridurre il turismo in generale, non solo il turismo da crociera.

L’obiettivo principale è di salvaguardare i residenti del centro storico dal sovraffollamento turistico che si trova vicino al noto quartiere ‘Red Light’, e per questo la città ha lanciato una campagna di pubbliche relazioni consigliando a questi particolari turisti, in particolare ai giovani britannici, di ‘stare alla larga’.
La città ha un piano urbanistico completo per limitare l’afflusso turistico (che raggiunge 20 milioni all’anno di visite totali) e un limite al turismo da crociera è in linea con questo obiettivo generale.
“Il compito per Amsterdam è ora quello di ridurre il numero di turisti. Tutte le parti interessate e non in città devono contribuire a questo, comprese le crociere”, si legge in una nota del Partito D66.

La decisione ha anche a che fare con richieste di infrastrutture concorrenti. Il Municipio di Amsterdam ha l’ambizione di costruire un ponte sull’IJ per collegarsi al crescente Distretto di Noord, che è una delle poche aree disponibili per aggiungere il tanto necessario patrimonio abitativo.
L’IJ è un lago, anzi prima una baia, noto per essere il lungomare di Amsterdam; a volte viene erroneamente considerato un fiume. Gli olandesi lo chiamano semplicemente IJ, una parola olandese che significava ‘acqua’.
La leadership della città ritiene che la costruzione del ponte non sarebbe possibile se le navi da crociera dovessero passare per raggiungere il terminal crociere.

Per il costo e l’accessibilità, la città vorrebbe costruire il ponte a un’altezza di soli 30 piedi (9,144 metri), molto meno di quanto richiede una nave da crociera per potervi transitare sotto.
Il Partito dei D66 e i suoi partner di governo nutrono anche preoccupazioni per l’inquinamento e le emissioni legate al clima delle navi, inclusi CO2 e metano da GNL.

La crociera a base di carbonio – definita in questo modo da ambientalisti e dai D66 – ‘non corrisponde alle ambizioni sostenibili della nostra città’, ha detto la leader del partito D66 Ilana Rooderkerk in una sua nota.
La chiusura del terminal del centro non ha ancora una tempistica chiara e soluzioni certe, ma quando chiuderà, e se chiuderà, il turismo crocieristico verso Amsterdam continuerà, ne è convinto il Partito dei D66.

Molti itinerari di crociera/traghetto utilizzano già i terminal di IJ Muiden o il porto di Rotterdam per fornire un’escursione ad Amsterdam; quindi i crocieristi potranno ancora viaggiare da e verso la città, ma con una logistica diversa.

Abele Carruezzo


(La baia IJ di Amsterdam, vista da sud dal molo IJplein; si notano gli edifici lungo Piet Heinkade, tra cui la sala concerti Muziekgebouw e il Terminal Passagiers per le navi da crociera).