L’importanza del Gnl per l’Italia

Eni e Sonatrach concordano l’aumento delle forniture gas dall’Algeria attraverso Transmed; presenti alla firma il Presidente della Repubblica algerino Abdelmadjid Tebboune e il Presidente del Consiglio Mario Draghi.

Roma. L’Italia sta firmando nuovi accordi con Paesi fornitori di gas naturale per evitare una crisi energetica nel prossimo autunno/inverno, con l’obiettivo di eliminare in due o tre anni quella ‘triste’e mai chiarita dipendenza dalla Russia che ammonta al 38% dei nostri consumi.

Così, ieri, il Presidente di Sonatrach, Toufik Hakkar, e l’Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi hanno firmato ad Algeri un accordo che consentirà a Eni di aumentare le quantità di gas trasportate attraverso il gasdotto TransMed/Enrico Mattei, nell’ambito dei contratti a lungo termine di fornitura di gas in essere con Sonatrach a partire dai prossimi mesi autunnali, confermando la forte cooperazione fra i paesi.

Grazie a quest’accordo saranno utilizzate le capacità disponibili di trasporto del gasdotto per garantire maggiore flessibilità di forniture energetiche, fornendo gradualmente volumi crescenti di gas a partire dal 2022, fino a 9 miliardi di metri cubi di gas all’anno nel 2023-24.

I nuovi volumi di gas oggetto dell’accordo sono anche frutto della stretta collaborazione nello sviluppo di progetti upstream a gas che, attraverso il modello fast track distintivo Eni, sta portando un’accelerazione significativa alla messa in produzione del potenziale dei campi algerini.

“Oggi è un giorno speciale per le relazioni tra Italia e Algeria in particolare per Eni e Sonatrach, ha commentato l’Ad di Eni Descalzi: grazie alla collaborazione stretta e di lunga data tra le due società si è riusciti in così poco tempo e con un enorme sforzo congiunto a firmare questo importante accordo che consolida ulteriormente la partnership tra le aziende e rafforza la cooperazione tra i nostri paesi”.

Eni, ente pubblico nato nel 1953 sotto la presidenza di Enrico Mattei, oggi s.p.a. dal 1992, è presente in Algeria dal 1981; con una produzione equity di 100.000 mila barili di olio equivalente/die, rappresenta la più importante compagnia internazionale nel paese. Oltre ad un ambizioso programma di esplorazione e sviluppo, Eni sta valutando opportunità nei settori delle rinnovabili, dell’idrogeno, della cattura, dell’uso e dello stoccaggio della CO2 e della bioraffinazione, in linea con il proprio impegno per il raggiungimento della carbon neutrality entro il 2050.

Abele Carruezzo