UE: requisiti di stabilità per navi ro-pax

Lussemburgo. Il Consiglio dell’Unione Europea, ieri, tra gli altri argomenti all’O.d.G., ha adottato anche i requisiti di stabilità delle navi per il trasporto passeggeri e quelli delle navi ro-ro.

L’obiettivo dei ministri dei Trasporti dell’UE è stato di revisionare la direttiva europea n. 25 del 14 aprile 2003 sui requisiti specifici di stabilità per le suddette navi. L’impegno è di introdurre requisiti di stabilità più rigorosi per aumentare il livello di sicurezza delle navi ro-pax.

Parlare di stabilità diventa sempre più difficile, oggi, soprattutto per l’evoluzione tecnologica che hanno avuto i sistemi di costruzione navale: dall’idea, al design, ai materiali, ecc. In termini di sicurezza, le navi ro-ro e ro-pax sono più sensibili a variazioni di stabilità, poiché non presentano nessuna paratia divisionale all’interno della nave; la sua costruzione è stata concepita
per consentire l’imbarco dei veicoli e rotabili attraverso il portellone ai ponti garage e rendere agevole la manovra del loro posizionamento e rizzaggio. La SOLAS prevede unicamente la paratia anticollisione a prua e le paratie divisionali del locale macchina. Uno spostamento accidentale del carico nel garage può ridurre la stabilità della nave; un ingresso dell’acqua a seguito di: falla nello scafo o danno ai portelloni può causare un pericolo più grave anche a causa delle estese sovrastrutture, rispetto alla nave tradizionale, per cui occorre anche considerare gli effetti del vento e del mare agitato in navigazione.

Il processo della determinazione della ‘stabilità’ di una nave – allo stato integro e in caso di avaria – riguarda filoni complessi di analisi- studio -determinazioni: le misure da effettuare, i parametri di sicurezza da rispettare e la capacità di una nave ad essere stabile; si intende per ‘capacità (operativa) di una nave la resistenza all’azione delle forze sbandanti agenti su di essa, durante l’intera sua ‘vita operativa’. L’International Maritime Organization (IMO) con la SOLAS ha introdotto il Codice di Stabilità (per tutte le imbarcazioni di lunghezza pari o maggiore di 24 m.) con i suoi due criteri: il ‘criterio generale’, riguarda le caratteristiche del diagramma di stabilità di una nave e quello ‘meteorologico’ sulla capacità della nave di reagire in modo positivo ai momenti inclinanti in avverse condimeteomarine.

Ieri, i ministri dei Trasporti dell’Ue hanno proposto di modificare la vecchia direttiva garantendo, per quanto possibile, la coerenza con le norme internazionali in materia di stabilità in condizioni di avaria per le navi passeggeri, recentemente aggiornate dall’IMO nella convenzione SOLAS 2020.

Ultimamente, l’IMO ha introdotto anche un nuovo regime per valutare le possibilità di sopravvivenza delle navi ro-pax in ‘condizioni di avaria’ e i nuovi requisiti associati.

Le nuove norme internazionali appaiono tuttavia insufficienti alla luce dei requisiti già in vigore nell’UE per le nuove navi di piccole dimensioni, motivo per cui la proposta prevede il mantenimento di requisiti di sicurezza di livello equivalente a quello previsto dal diritto comunitario vigente.

Inoltre la proposta mira a rafforzare i requisiti anche per l’entrata nella flotta europea di navi di grandi dimensioni esistenti e non ancora certificate a livello dell’UE.

Il testo del Consiglio ha mantenuto però l’orientamento generale della proposta della Commissione Europea, fatta eccezione per una proroga del termine di recepimento che, conformemente alla posizione del Consiglio, passerebbe da 12 a 24 mesi.

A seguito dell’orientamento generale adottato ieri dai ministri dei Trasporti dell’UE, la presidenza del Consiglio avvierà i negoziati con il Parlamento europeo non appena quest’ultimo avrà approvato la sua posizione.

Abele Carruezzo