Credito navale: la Commissione parlamentare europea recepisce le richieste di Confitarma

La Commissione per i Problemi Economici e Monetari del Parlamento europeo ha approvato, l’altro giorno, il pacchetto di misure c.d. ‘Basilea III’ per il settore bancario.

I deputati hanno adottato tali modifiche per rendere le banche dell’UE più resistenti ai futuri shock economici e ad attuare l’accordo internazionale di Basilea III, tenendo conto delle specificità dell’economia dell’UE.

Adottando le modifiche al Regolamento sui requisiti patrimoniali e alla Direttiva sui requisiti patrimoniali, i deputati hanno convenuto sulla necessità di attuare fedelmente la riforma di Basilea III, evitando aumento significativo dei requisiti patrimoniali complessivi per il sistema bancario dell’UE. I deputati miravano inoltre a realizzare un mercato interno armonizzato per le banche con costi di conformità e rendicontazione ridotti, in particolare per le banche piccole e non complesse.

Sono state recepite, in sostanza, le richieste formulate dalla Confederazione Italiana Armatori, che si dichiara soddisfatta con un proprio comunicato, e che per anni ha condiviso e sostenuto la propria posizione anche attraverso l’Associazione armatoriale europea ECSA.

“In particolare, si legge nel comunicato, è da molti anni che Confitarma si batte affinché, a fini regolamentari bancari, il credito navale venga gradualmente assimilato a quello infrastrutturale, riconoscendo in più l’effetto mitigante della sottostante garanzia rappresentante dall’ipoteca navale”. “In tal senso – dichiara Confitarma – va l’introduzione del nuovo articolo 122a di Basel III, che consente alle banche, se rispettate certe condizioni (tra cui la garanzia ipotecaria di primo grado), di classificare i finanziamenti navali nella classe specifica denominata object finance (High Quality Exposures)”.

In tal caso le banche, si legge nel comunicato, subirebbero un minor assorbimento di capitale dall’attuale 100% all’80% con relativo beneficio per gli armatori, che potrebbero godere di una maggiore disponibilità di credito, e a migliori condizioni. In pratica, se ad oggi, per ogni 100 € di finanziamenti, la banca impegna 8€ di capitale proprio (8%), con le nuove regole, la medesima banca ne impiegherà 6,4 (80% dell’8%). Sono quindi evidenti gli effetti positivi per le imprese.

Tra i rischi ambientali, sociali e di governance, tenendo conto dell’obiettivo della neutralità del carbonio dell’UE entro il 2050 e dei relativi obiettivi di sostenibilità dell’UE concordati, i deputati si sono concentrati sui rischi ambientali.

Hanno concordato requisiti di rendicontazione e divulgazione rafforzati per il rischio ESG. L’Autorità Bancaria Europea (EBA) è incaricata di valutare se sia giustificato un trattamento prudenziale dedicato delle esposizioni. Sulla base di tale relazione la Commissione potrebbe adottare una proposta legislativa al riguardo. I deputati chiedono inoltre che le banche rivelino la loro esposizione a cripto-asset e servizi di cripto-asset, nonché una descrizione specifica delle loro politiche di gestione del rischio relative ai cripto-asset. La Commissione è stata invitata a presentare una proposta legislativa entro giugno 2023 su un trattamento prudenziale specifico per le esposizioni alle cripto-attività.

Nella Direttiva sui requisiti patrimoniali, i deputati hanno affrontato l’idoneità dei membri degli organi di gestione, che dovrebbero essere sufficientemente diversificati ed equilibrati di genere al fine di presentare opinioni indipendenti e rispondere alle sfide. Vogliono anche introdurre misure per garantire che un titolare di una funzione chiave venga sostituito se tale persona cessa di soddisfare i criteri di idoneità.

Infine, al fine di preservare condizioni di parità nell’UE, i deputati hanno adottato un regime di vigilanza sulle filiali di paesi terzi. Le nuove succursali di paesi terzi non devono iniziare le loro attività in uno Stato membro fino a quando l’ABE e il paese terzo non abbiano concluso un memorandum d’intesa (MofU), che fornisca un chiaro quadro di cooperazione, compreso lo scambio di informazioni in materia di vigilanza continua, gestione e risoluzione delle crisi.

Ora la discussione si sposterà al Trilogo dove si auspica la conferma del testo approvato dall’Europarlamento. Tale nuova norma va accolta in senso positivo anche in relazione ai fabbisogni finanziari degli armatori connessi alla transizione energetica e allo sviluppo delle nuove tecnologie propulsive.

Nel complesso, il Parlamento europeo è pronto ad avviare negoziati interistituzionali per garantire che i cittadini dell’UE possano presto beneficiare di un settore bancario più resiliente.

Abele Carruezzo