Fincantieri: Shore Connection per tre nuove navi

L’Imesa, società jesina del Gruppo Schiavoni di Ancona, fornirà a tre nuove navi da crociera della Fincantieri lo Shore Connection, un nuovo strumento che consente alle navi in porto di collegarsi alla rete elettrica terrestre e azzerare così le emissioni di CO2. Si tratta di una tipologia di quadro elettrico progettata e realizzata da Imesa spa per rispondere alla svolta ecologica dei porti europei.

Le nuove normative comunitarie impongono infatti una drastica riduzione delle emissioni inquinanti, causate per la gran parte dalle navi che, una volta attraccate negli scali, tengono i generatori operativi (e dunque i motori accesi) per fornire corrente elettrica ai sistemi di riscaldamento, illuminazione e refrigerazione a bordo. La soluzione sta nel connettere la nave alla rete elettrica terrestre, compito non facile, tenuto conto delle diverse frequenze e delle elevatissime potenze necessarie. Per questo è nato lo Shore Connection, un’interfaccia tra i quadri principali di distribuzione della nave e le prese di terra.

Con questo sistema, la nave può alimentare i servizi a bordo a motori spenti, annullando le emissioni inquinanti. In pochi mesi l’Imesa ha stipulato altri contratti per la fornitura di 11 sistemi per importanti realtà internazionali, per un ammontare complessivo di un milione di euro. L’azienda anconetana ha stretto accordi con Imtech, integratore di sistema olandese (un esemplare per nave militare), con la sede genovese del Gruppo Abb (tre esemplari per navi da crociera) e con Sam Electronics, integratore di sistema tedesco (un esemplare per megayacht e sette per navi da lavoro).