Pollicardo: il 57% delle immatricolazioni per barche fino a 10 metri

Nautica non vuol dire lusso, privilegi e tanto meno evasione fiscale. A smontare, dati alla mano, i luoghi comuni più abusati sul mondo del diportismo è Lorenzo Pollicardo, esperto internazionale di nautica e organizzatore del Salone di Venezia.

«Secondo le statistiche – dichiara Pollicardo – in Italia sono circa 520.000 i cosiddetti natanti, quelle unità, cioè, non immatricolate: si tratta in pratica di derive, barche a remi, canoe, kajak, pattini e pedalò, insieme alle piccole barche a motore, normalmente fuoribordo.

Non credo proprio si possa sostenere che tra queste 520.000 unità esista un numero significativo di prodotti da industria del lusso». «Il lusso dobbiamo cercarlo nel naviglio immatricolato – spiega – Le unità registrate sono 99.000, non sappiamo quante effettivamente naviganti o addirittura esistenti, e comunque ben il 57% è inferiore ai 10 metri.

Alla fine i veri prodotti di lusso sono 233 navi da diporto oltre i 24 metri, 2.600 imbarcazioni nella fascia tra i 18 e i 24 metri, 12.900 imbarcazioni nella fascia tra i 12 e i 18 metri. Molte di queste unità, pur risultando ufficialmente iscritte, potrebbero addirittura non esistere più e in ogni caso, se andiamo a vedere i dati sui proprietari e la data di costruzione scopriamo che questa flotta del lusso è molto datata, e con l’aumento dell’età scende il valore della barca».

Salvatore Carruezzo