Ormeggio “per caso”? No, grazie!

Siamo in un periodo molto intenso per le imbarcazioni da diporto, durante il quale l’obiettivo principale è quello di trascorrere vacanze in mare il più possibile sicure. La Guardia Costiera, unitamente al Comando Generale delle Capitanerie di Porto, non si stanca mai di avvisare naviganti e di  garantire “sicurezza” su tutto l’orizzonte marino. Molte imbarcazioni da diporto eseguono le operazioni, che non sono di routine, quando entrano ed escono da un porticciolo turistico. Non basta una manovra perfetta per raggiungere quel molo, quel pontile, quella determinata banchina: poi occorrerà un buon e sicuro ormeggio.

Ormeggiare una nave, barca o yacht che sia,  ad una banchina è potenzialmente una operazione molto pericolosa, se non vengono rispettate le procedure di sicurezza semplici ed efficaci.  Esistono molti manuali e molte guide pratiche per garantire un ormeggio sicuro con zero incidenti. Sembra scontato, ma la necessità di aggiornarsi in questo campo, non si esaurisce, vista la sofisticata automazione navale installata a bordo di molte barche moderne. E poi, molti porticcioli non hanno ormeggiatori professionisti presenti H24 per assumersi la responsabilità di una tale importante operazione nautica e marinaresca. Gli ormeggiatori sono degli operatori responsabili, in prima linea, della sicurezza della nave che si attracca a quella particolare banchina di quel particolare porto.

Gli incidenti di ormeggio sono sempre in agguato e per le statistiche vengono classificati come lesioni personali, spesso molto gravi ed a volte mortali. Sicuramente, molte persone, lavorando sulle navi o navigando per diporto, hanno memoria di qualche incidente di ormeggio; sia che si tratti di un quasi incidente o di un incidente, e comunque dovrebbe servire a ricordare che l’ormeggio e mollare gli ormeggi di una nave o di una barca è un’operazione potenzialmente pericolosa che deve essere sempre ben pianificata: una previsione di ormeggio, situazione tecnica ed ambientale con una piena valutazione dei rischi e del rispetto delle procedure complete.

Perciò, importante diventa la manutenzione delle apparecchiature tutte di bordo; avere giusta sensibilità dell’operazione che si esegue; controllo continuo delle attrezzature di ormeggio; comunicazione e dispositivi di protezione individuale, zone di pericolo; condizione di gomene e cavi di ormeggio; pericoli; condizioni ambientali; se esiste assistenza da parte dei porticcioli a tali operazioni; gli accessi a banchina e le relative attrezzature di ormeggio. Infine, senza la cura di tutta l’imbarcazione e delle attrezzature non si può avere sicurezza, ma solo “fortuna” se la si potrà raccontare: non è consentito andare per mare “per caso”!

 

Abele Carruezzo