America’s Cup: a San Diego la seconda prova

L’America’s Cup World Series di San Diego ha preso il via con lo svolgimento delle regate valide per la Port Cities Challenge. Gli equipaggi hanno dovuto fare i conti con condizioni difficili, caratterizzate da venti deboli e instabili e da continui scrosci di pioggia.

Al termine della prima giornata solo un punto separa i primi quattro in classifica generale, con Emirates Team New Zealand al comando a braccetto con Artemis Racing. La Coppia di testa è inseguita da China Team, finalmente vincitore di una prova, e Oracle Racing Coutts. Il vento leggero ha permesso lo svolgimento di solo due manche, ma non per questo meno emozionanti di altre volte.

Infatti, nonostante le velocità inferiori, i continui salti della brezza hanno obbligato i tattici agli straordinari e generato numerosi cambi di leadership. Artemis Racing ed Emirates Team New Zealand hanno dato prova di grande solidità nel corso della prima prova, recuperando situazioni all’apparenza compromesse.

Gli svedesi hanno vinto la manche con i kiwi staccati di un niente davanti a Oracle Racing Spithill, rimasto al comando per gran parte della regata, e a Oracle Racing Coutts, timonato da Darren Bundock. «La prima manche è stata davvero dura -ha commentato Dean Barker-.

Nel nostro caso devo ammettere che siamo stati fortunati ad agganciare una bella linea di pressione verso la fine. A volte è davvero un prenderci, ma se riesci a entrare in sintonia con la brezza le sensazioni non sono affatto male. Nella seconda regata, infatti, abbiamo regatato molto meglio».

Salvatore Carruezzo