Prospettive per il commercio nel 2017 e il 2018

GINEVRA – Nei primi mesi del 2017, la Word Trade Organization, con il suo direttore generale, Roberto Azevêdo, ha registrato che i principali indicatori di crescita del commercio reale a livello mondiale sono in forte ripresa, al punto che i grandi porti container stanno recuperando la crisi 2015-16.  I più grandi terminal container, in questi primi mesi, hanno raggiunto livelli record, con una crescita annuale del 5,2% già nei primi due mesi 2017.

Un indice chiave degli ordini di esportazione mondiali è salito ai livelli anti crisi già in febbraio e si prevede una crescita veloce del commercio nei prossimi quadrimestri. Infine, le stime di crescita del PIL mondiale, a tassi di cambio di mercato, si legge nei report di WTO, sono aumentati dal 2,3% nel 2016 al 2,7% nel 2017 e del 2,8% nel 2018. L’unica preoccupazione, da parte degli analisti dell’Organizzazione mondiale sul commercio, è rappresentata da una serie di rischi sociali evidenti e significativi.

Infatti, il crescente sentimento anti-globalizzazione e l’ascesa di movimenti politici populisti stanno creando incertezze nei vari Stati con un probabile aumento di misure commerciali restrittive, con i vari indici di incertezza politica aumentati a partire dal 2015. Misure commerciali restrittive, pur non avendo un impatto sensibile sugli scambi import/export e sulla produzione mondiale, si comporteranno in maniera trasversale indebolendo, nello shipping internazionale, gli accordi commerciali esistenti, con evidenti danni ai consumatori e una riduzione di fiducia nelle imprese, compromettendo così il commercio internazionale e gli investimenti.

Ancora, nel report WTO si legge che nel breve periodo, nei paesi sviluppati, le pressioni inflazionistiche potranno portare le banche centrali ad accelerare il ritmo della stretta monetaria, con conseguenze negative per la crescita economica e commerciale; come pure, alcuni cambiamenti nella politica fiscale potrebbero anche avere impreviste conseguenze internazionali, con riduzione dell’attività economica globale e del commercio.

Sul fronte europeo, poi, i negoziati difficili tra il Regno Unito e il resto dell’UE, aumenteranno in futuro l’incertezza dei loro rapporti commerciali; mentre il debito sovrano nei paesi molto indebitati dell’Unione europea, ancora non risolto, potrebbe inficiare i rapporti nei prossimi due anni. Infine, il report abbandona i livelli pessimistici di crescita mondiale, e considerando che le economie sviluppate mantengono politiche fiscali e monetarie accomodanti in generale, la ripresa sarà graduale, e che nel prossimo 2018 la crescita dei volumi del commercio si attesterà tra il 2,1% e 4,0%.

 

Abele Carruezzo