Stati Uniti e Spagna insieme per sequestrare un superyacht russo da 90 milioni di dollari

Tango era legato a Viktor Vekselberg e sequestrato con l’accusa di riciclaggio di denaro e frode

Palma di Maiorca. Forze dell’ordine spagnole e Tribunali spagnoli, in collaborazione con gli Stati Uniti hanno sequestrato, ieri, lo yacht di proprietà di un oligarca russo con stretti legami con il presidente russo Vladimir Putin.

L’azione di sequestro dello yacht di lusso di 255 piedi (78 metri), con 20 membri dell’equipaggio, è collegato a una causa in corso negli USA contro Viktor Vekselberg sulla base di violazioni di norme americane per frode bancaria, riciclaggio di denaro e statuti sanzionatori; oltre al caso giudiziario, il sequestro fa parte anche degli sforzi per aumentare la pressione sulla Russia dopo l’invasione dell’Ucraina.

Lo yacht chiamato Tango, attualmente ormeggiato in un cantiere navale a Palma di Maiorca, è stato costruito nel 2011 dal gruppo olandese Feadship vincendo numerosi premi per il suo design unico e contemporaneo; presenta un outline, combinazione di uno scafo bianco con una sovrastruttura grigio metallizzato e blu. I suoi quattro motori garantiscono una velocità di crociera di 22 nodi; le sistemazioni, a bordo, sono per dodici ospiti e si trovano sul ponte principale, mentre c’è un ponte armatoriale privato con una propria area salotto a poppa, una cabina a tutto baglio e uno studio separato. Tra i servizi figurano una piscina, un salone di bellezza/massaggi e un cinema all’aperto sulla terrazza solarium.

Gli Stati Uniti sostengono che Vekselberg sia un importante uomo d’affari russo con un patrimonio netto stimato superiore a 6 miliardi di dollari, come leader del gruppo Renova di società operanti nel settore energetico russo e con investimenti in tecnologia.

Gli Stati Uniti l’hanno inquisito per la prima volta nell’aprile 2018 e l’hanno ulteriormente sanzionato nel marzo 2022, incluso il blocco del suo lussuoso aereo privato Airbus A319-115 e dello yacht del valore di 90 milioni di dollari ciascuno.

L’indagine del Tribunale statunitense sostiene che Vekselberg ha acquistato il Tango nel 2011, ma utilizza società di comodo per offuscare il suo interesse e per evitare il controllo bancario sulle transazioni in dollari statunitensi relative alla nave.

Il mandato afferma che Vekselberg ha continuato a effettuare pagamenti in dollari statunitensi tramite banche americane per il supporto e la manutenzione del Tango e dei suoi proprietari, incluso un pagamento per un soggiorno nel dicembre 2020 in un resort di lusso alle Maldive e tasse di ormeggio per lo yacht.

In collaborazione con la Guardia Civil spagnola, la richiesta degli Stati Uniti è stata inoltrata a un Pubblico Ministero spagnolo, che ha ottenuto un’ordinanza di fermo dello yacht da un Tribunale spagnolo ed è stata eseguita dalla Guardia Civil spagnola e la Polizia nazionale spagnola, ieri 4 aprile.

Le Autorità spagnole insieme a membri del Federal Bureau of Investigations degli Stati Uniti sono state viste salire a bordo dello yacht. La Polizia spagnola ha riferito che durante la perquisizione della nave, vari documenti e dispositivi informatici sono stati sequestrati e saranno analizzati, tra l’altro, per confermare l’identità del vero proprietario della nave.

Hanno rilevato che lo yacht batte bandiera delle Isole Cook ma è registrato a nome di una società con sede nelle Isole Vergini britanniche, che a sua volta è gestita da società a Panama.
Allo stesso tempo, con mandati di sequestro separati, ottenuti presso il Tribunale Distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto di Columbia, gli Stati Uniti hanno preso di mira circa 625.000 dollari, associati a parti sanzionate e detenute presso nove istituzioni finanziarie statunitensi.
Tali sequestri si basano sulla violazione delle sanzioni da parte di diversi cittadini russi appositamente designati.

Abele Carruezzo

Agenti spagnoli e americani hanno sequestrato documenti e computer dallo yacht (Guardia Civil)