IMO adotta una risoluzione più difficile per affrontare la flotta ombra

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Londra. L’IMO ha adottato una risoluzione che prende di mira le pratiche di navigazione illecite della cosiddetta ‘flotta ombra’ non regolamentata, nel tentativo di reprimere le attività non sicure in mare, soprattutto nella pratica del travaso di petrolio da Ship-To-Ship (STS).

Ci sono centinaia di petroliere che invecchiano ma che fanno parte di una flotta parallela di navi che trasportano petrolio, anche per la Russia. La Federazione russa è stata colpita dalle sanzioni occidentali, ma anche dall’applicazione del regolamento del G7 che ha stabilito il prezzo delle esportazioni di petrolio di Mosca a $ 60; sono state imposte sanzioni a quelle esportazioni trasportate ad un prezzo sopra quello stabilito.
L’Iran, che ha anche lottato con sanzioni separate negli ultimi anni, si è anche rivolta a queste navi ‘ombra’ per esportare il suo petrolio.

La risoluzione, adottata alla Sessione di Assemblea di Governo dell’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO) ultima, invita gli Stati di bandiera – che registrano le navi – a “aderire a misure che vietano o regolano illegalmente” il trasferimento di carichi in mare, noti come operazioni STS.

La risoluzione invita anche a garantire che le navi aggiornino i loro piani operativi per i trasferimenti STS, in particolare se impegnate in un trasferimento in mari mediamente chiusi e/o in mare aperto con un’altra nave.
La risoluzione raccomanda anche che gli Stati portuali, quando vengono a conoscenza di eventuali navi che adottano intenzionalmente misure per evitare il rilevamento, come lo spegnimento dei loro sistemi AIS o nascondere la loro effettiva identità, “dovrebbero sottoporre tali navi a ispezioni più accurate”.

La delegazione iraniana dell’IMO, che ha cercato di produrre emendamenti alla risoluzione, ha espresso la sua preoccupazione e ha affermato che tali proposte hanno evidenziato una “chiara deviazione” dal mandato dell’IMO.
“La risoluzione include concetti e termini controversi che mancano di definizioni precise e assolute accettabili per tutti gli Stati membri”, ha sottolineato la delegazione iraniana durante l’Assemblea.

A ottobre, la Russia ha dichiarato che l’IMO si stava allontanando dal suo ruolo imparziale a causa della “pressione esterna” che ha affermato di aver un impatto sull’equo trattamento di tutti i Paesi membri.

La Russia, lo ricordiamo, non è riuscita a ottenere abbastanza voti per la sua rielezione al Consiglio dell’IMO dopo che il presidente ucraino Volodymyr Zelenskiy aveva esortato i Paesi a non permettere a Mosca di far parte dell’organo esecutivo dell’IMO.

Abele Carruezzo