UE: finanziamento di 26 milioni di dollari per il porto greco di Alexandroupolis

porto greco di Alexandroupolis

(Foto courtesy Port Authority Alexandroupolis)

Alexandroupolis. La più grande città della regione della Macedonia orientale e Tracia, Alexandroupolis si sta trasformando in un importante hub energetico e un pilastro di sicurezza e stabilità, rafforzando la cooperazione multidimensionale della Grecia con gli Stati Uniti, l’UE e la NATO.
Il porto della città, strategicamente situato al confine più orientale della Grecia e dell’UE, al punto d’incontro di due continenti, offre vantaggi eccezionali per la trasformazione della regione in un importante centro di energia, di logistics e dei trasporti.

Direttamente collegato all’autostrada Egnatia e alla rete ferroviaria e situato a sole 3 miglia dall’aeroporto ‘Democritus’ di Alessandropoli, il terminal cargo del porto dispone di tutte le infrastrutture necessarie per servire da principale hub dei trasporti della zona.
Il porto di Alessandropoli è stato incluso nella pianificazione portuale ellenica e per questo si evolverà, diventerà un porto d’ingresso nell’Europa centrale e orientale e svolgerà un ruolo molto importante per la città e la regione nei prossimi anni.

Con queste promesse, la Grecia ha ottenuto 24 milioni di euro (26 milioni di dollari) in finanziamenti dell’Unione Europea per migliorare il suo porto di Alexandroupolis nel Mar Egeo settentrionale.
La notizia è dell’Agenzia sulla privatizzazione, la HRADF (Hellenic Republic Asset Development Fund).

Alexandroupolis, che è vicina alla Bulgaria e alla Turchia, è stata utilizzata dalle navi militari statunitensi per scaricare munizioni e spostarle sul fianco orientale dell’alleanza occidentale della NATO.

Si prevede inoltre che diventi un importante punto d’ingresso per l’energia in Europa, con Gastrade che sviluppa un’unità galleggiante di gas e rigassificazione al largo della città, mentre Grecia e Bulgaria stanno cercando di rilanciare un progetto di oleodotto per trasportare il greggio dal porto a quello marittimo di Burgas in Bulgaria, nel Mar Nero. I fondi dell’UE saranno utilizzati per i lavori di dragaggio e la costruzione d’infrastrutture stradali, ha affermato HRADF in una nota, aggiungendo che un consulente lavorerà su un piano aziendale.

Αtene l’anno scorso ha annullato la vendita di una partecipazione del 67% in Alexandroupolis, dicendo che il porto era troppo prezioso perché sia ceduto.

Abele Carruezzo

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