Guerra Ucraina – Russia: i superyacht russi migrano alle Maldive

I superyacht e altre ricchezze dell’élite russa sono stati oggetto di un attento controllo dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, e per questo sono diventati il ​​simbolo di una ricchezza da oligarca. Gli oligarchi russi in preda al panico temono di vedere compromessa la loro proprietà e gli yacht, vittime della guerra di Putin.

Molti dei superyacht, di proprietà dei magnati russi, sono in navigazione diretti nell’Oceano Indiano, navigando attorno alle Maldive e alle Seychelles, dopo che sono state imposte le sanzioni alla Russia.

Il più grande fra questi yacht è l’’Ocean Victory’, lungo 140 metri, e appartiene al magnate dell’acciaio Victor Rashnikov; secondo il sito web SuperyachtFan.com, il ‘Clio’ di 75 metri è legato al magnate dell’alluminio Oleg Deripaska. Il ‘Nord’ di 142 metri, di proprietà di Alexei Mordashov, un altro miliardario dell’acciaio, è alle Seychelles dopo essere salpato dalle Maldive; mentre l’altro suo yacht, il ‘Lady M’, è ancorato a Imperia, in Italia. Il ‘Solaris’ di Roman Abramovich è a Barcellona; il ‘Predator’ di Iskandar Makhmudov è a Genova e il ‘Galactic Super Nova’ di Vagit Alekperov è in Montenegro. Il ‘Sea Rhapsody’ del banchiere russo Andrey Kostin sta dirigendo verso il gruppo delle Seychelles, un’ex colonia britannica nota per le sue isole orlate di palme e di spiagge sabbiose, dopo aver lasciato la Turchia la settimana scorsa, secondo i dati tracciati da Bloomberg.

Il superyacht di Usmanov si trova già sequestrato in Germania; mentre quello – il Dilbar – del miliardario russo Alisher Usmanov, il più grande del mondo per volume, è stato sequestrato dalle Autorità tedesche ad Amburgo. Il Governo tedesco ha posto in stato di fermo il ‘Dilbar’, lo yacht di 156 metri di Usmanov, costruito nel 2016 e intitolato a sua madre; si stima che la barca valga 594 milioni di dollari, secondo il Bloomberg Billionaires Index. Il ‘Dilbar’ si trovava sulla costa della Germania settentrionale in un cantiere per lavori di ristrutturazione.

Anche il presidente russo Vladimir Putin è stato sanzionato dalle Autorità di Stati Uniti, Ue e Regno Unito. È stato collegato al superyacht ‘Graceful’, però questa barca aveva già lasciato il porto di Amburgo il 7 febbraio scorso, circa due settimane prima che la Russia invadesse l’Ucraina. Ora è a Kaliningrad, in Russia.

Si stima che dal 7% al 10% della flotta globale di superyacht sia di proprietà di russi, secondo l’osservatorio della nautica di lusso, settore Superyacht Group.
I dati sono stati tracciati dalla CNBC da Marine Traffic e mostrano che almeno i più grandi superyacht si spostano verso il Montenegro e le Maldive perché questi paesi non hanno un trattato di estradizione con gli Stati Uniti. Intanto, la Francia ha stilato un elenco delle proprietà dei magnati russi, comprese auto, yacht e ville, che potrebbero essere sequestrati in base alle sanzioni dell’Unione Europea.

Abele Carruezzo