L’Ucraina vuole dragare il Danubio per aumentare la navigabilità per l’esportazione del grano

 dragare il Danubio

Gli ambientalisti ungheresi e rumeni contrari a qualsiasi aumento della profondità del canale per salvaguardare la flora e fauna selvatica

Kiev. L’Ucraina vuole iniziare le operazioni di dragaggio già quest’anno per rendere più profondo il suo canale di navigazione del Danubio e per espandere le sue rotte alternative per l’esportazione di grano.

La notizia è di ieri da parte del Viceministro del Rinnovamento e delle Infrastrutture Yuriy Vaskov. L’Ucraina, che è stata invasa dalla Russia lo scorso anno, ha già aumentato la profondità del suo canale sud-occidentale Bystre sul fiume Danubio da – 3,9 metri a – 6,5 mt. con l’obiettivo di aumentare le esportazioni di cibo dai suoi porti fluviali.

La spinta per rotte di esportazione alternative è diventata urgente durante la guerra dopo che la Russia ha bloccato la tradizionale rotta di esportazione dell’Ucraina attraverso il Mar Nero e solo un volume limitato viene spedito in base a un accordo mediato dalla Turchia e dalle Nazioni Unite.

Il Viceministro Vaskov ha dichiarato, durante la conferenza stampa sul grano di ieri, che la nuova profondità del canale Bystre ha consentito alle navi di fermarsi nei porti ucraini del Danubio, ma che non era ancora sufficiente per le navi cariche che devono utilizzare il canale rumeno di Sulina, che è più profondo. Ha riferito che l’Ucraina vorrebbe portare la profondità a – 7,2 metri, simile al canale rumeno, e intende tenere colloqui con i funzionari dell’Unione europea sulla questione nel prossimo futuro.

La Romania è preoccupata che qualsiasi lavoro sul corso d’acqua attraverso l’area condivisa del delta del Danubio possa minacciare la fauna selvatica nel sito del patrimonio mondiale dell’UNESCO e violare i trattati internazionali sulla protezione ambientale.

L’Ungheria, già nel 2021, è stata interessata su progetti di dragaggio di alcuni segmenti del Danubio per consentire un maggiore traffico sul fiume. Il Danubio è il secondo fiume d’Europa e con i suoi 2850 km collega la Foresta Nera e il Mar Nero. Nell’ottica della logistica fluviale e marittima in Europa il Danubio è una ‘strada’ importante. Oltre 18 milioni di euro furono stanziati per garantire alle grandi navi da trasporto la navigabilità del fiume Danubio per almeno 300 giorni l’anno; l’80% del costo è coperto dall’Unione Europea. 

Sebbene il trasporto fluviale sia chiaramente più economico e molto meno inquinante del trasporto su strada i vantaggi rispetto al treno sono meno evidenti.

Gli ambientalisti, con il WWF in prima fila, sostengono che il Danubio al massimo potrebbe diventare canale di trasporto a buon mercato per le materie prime fra Romania e Germania; e aumentare la navigabilità comporterebbe un rischio ambientale del Danubio.

L’Ucraina, per parte sua, ha trasportato grano sul canale Bystre mentre ora è intenta a sviluppare rotte alternative per le sue esportazioni. Un quarto delle esportazioni agricole dell’Ucraina passa attualmente attraverso i porti del Danubio, mentre la metà esce attraverso i porti del Mar Nero e un altro quarto attraversa il confine terrestre occidentale dell’Ucraina.

Abele Carruezzo