Macron: necessaria la tassa sul carbonio prima del MEPC 80

CMA CGM

(Foto courtesy CMA CGM)

Parigi. La Francia sta raccogliendo sostegno per una carbon tax globale sull’industria marittima in vista di un vertice ospitato dal presidente Emmanuel Macron alla fine di questo mese.
Si ritiene che Macron stia cercando alleati per presentare una richiesta congiunta ai membri dell’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO) per concordare tale accusa al prossimo vertice dell’Organizzazione a luglio.
La Francia sta tentando di riunire in una coalizione più nazioni per approvare la proposta e ha ricevuto già il sostegno, tra gli altri, di Giappone e Danimarca.

L’IMO ha precedentemente fissato un obiettivo per il trasporto marittimo di dimezzare le emissioni annuali di gas serra tra il 2008 e il 2050, mentre l’UE ha deciso che a partire dal prossimo anno tutte le navi che viaggiano tra l’UE e altre nazioni dovranno acquistare permessi di emissione. Tuttavia, un accordo su una tassa sul carbonio alla Convenzione IMO del mese prossimo comporterebbe un costo finanziario per le emissioni globali del trasporto marittimo.

Un Consorzio di nazioni del Pacifico guidate dalle Isole Marshall propone una tassa che parte da 100 dollari per tonnellata e aumenta gradualmente per rendere i combustibili sporchi più o meno costosi quanto i combustibili più puliti. Nel medio termine, una tale tassa potrebbe aumentare fino a $ 100 miliardi all’anno, anche se l’importo si ridurrebbe gradualmente se l’imposta riuscisse a convincere i caricatori ad abbandonare i combustibili fossili. Se l’idea che Macron nutre da anni avrà successo, l’appello sarebbe una vittoria significativa che arriverà dal vertice di Macron per un nuovo accordo di finanziamento globale, un evento di due giorni sulla finanza climatica e le riforme finanziarie globali di cui il presidente francese è co- ospitando con il leader delle Barbados il 22-23 giugno.

Emmanuel Macron è dall’anno scorso impegnato come politico per cambiare il settore dei trasporti marittimi. Dopo aver appoggiato personalmente le richieste di imporre lo slow steaming, il Governo del presidente francese sta ora spingendo affinché l’Europa crei tasse a partire dai bunker. Il piano francese prevede pressioni sull’Unione europea per implementare le tasse per il carburante delle Compagnie aeree e delle navi. “Molto solennemente, per la prima volta, ci impegneremo con le Compagnie di navigazione per ridurre la velocità delle navi mercantili”, ha sottolineato Macron alla stampa.

Abele Carruezzo