Porto di Ancona: il Comune chiede di restare in Assoporti

Il Comune di Ancona è contrario ad un’uscita dell’Autorità portuale da Assoporti, ventilata nei giorni scorsi dal presidente Luciano Canepa, e ha scritto all’Authority perchè riconsideri la propria decisione.

Domani si riunisce il Comitato portuale, e nonostante il tema non figuri all’ordine del giorno, probabilmente verrà affrontato. Canepa considera «inadeguata» la rappresentanza di Assoporti per l’Ap, tanto da voler abbandonare l’associazione in tempi brevi, insieme alle Authority di Augusta, Cagliari, Civitavecchia, Napoli, Olbia, Taranto e Trieste.

Il Comune, spiega l’assessore al Porto Diego Franzoni, chiede un ripensamento, e invita Canepa a «sottoporre le problematiche al direttivo di Assoporti», perchè possano essere risolte. Secondo Franzoni, l’adesione ad Assoporti è stata molto importante per lo scalo marchigiano, e anche per il contratto di lavoro.

Nessuna volontà di «polemizzare con l’Autorità portuale, con la quale c’è sempre stato un ottimo rapPorto», ma piuttosto un invito a «fare sintesi, a discutere delle questioni» senza arrivare alla scelta di abbandonare.

Domani il Comitato portuale affronterà la richiesta del Comune di gestire i capannoni della Fiera da gennaio a giugno per alcune iniziative, e il nodo dell’imposta regionale per l’occupazione e l’uso del Demanio dello Stato, dovuta dalle aziende attive nello scalo di Ancona a partire dal 2008, con tanto di arretrati accumulati.

Finora la Regione non aveva mai preteso il pagamento: il Comune ha chiesto che sia ancora così, per non penalizzare le imprese.