PORTO DI RAVENNA: OMC SI CHIUDE CON NUMERI RECORD, 21 MILA PRESENZE

RAVENNA – L’Offshore Mediterranean Conference & Exhibition  di Ravenna si è confermata ancora una volta un grande successo: circa 21 mila visitatori e 687 aziende, 1.300 delegati. Operatori del settore e  rappresentanti dei Paesi produttori del Mediterraneo per tre giorni si sono confrontati su ricerca, sviluppo, innovazione e tecnologia per incrementare la sicurezza e la compatibilità ambientale delle attività estrattive. L’Italia modello di best practice con un sistema integrato di controllo per rendere sempre più sicuri gli impianti offshore e onshore

Presenze record alla XII edizione dell’Offshore Mediterranean Conference & Exhibition – OMC 2015 – che si è chiusa venerdì scorso, al Pala De Andrè, di Ravenna con 20.000 presenze, il 35% in più rispetto al 2013. Raddoppiato nell’arco di 10 anni anche il numero degli espositori: 687 (il 30% in più rispetto alla passata edizione del 2013), provenienti da 34 Paesi non solo del Mediterraneo (Algeria, Egitto, Libia), ma anche dell’Africa Subsahariana (Congo, Angola Mozambico) e del Medio Oriente (Qatar) su un’area espositiva di 25mila mq, il 30% più del 2013.

L’Autorità Portuale di Ravenna era presente, insieme alla Camera di Commercio di Ravenna, con uno stand che ha richiamato l’attenzione di molti visitatori, soprattutto stranieri, fermatisi a chiedere informazioni sul Porto di Ravenna e sui suoi collegamenti internazionali.

Presenti tutte le maggiori Oil Companies europee, del Nord Africa e del Medio Oriente (Eni, Edison, Total, Shell, Sonatrach, EGPC, EGAS, NOC, Crosco, Ina, Qatar Petroleum). Boom sui social: nell’ultima settimana ci sono state 62.000 visualizzazioni su Facebook, 4.000 visualizzazioni su Linkedin, 700 tweet con l’hashtag #OMC2015.

«Numeri importanti che confermano l’interesse dei Paesi del Mediterraneo verso la vetrina dell’oil&gas di Ravenna», ha dichiarato il Presidente di OMC 2015 Innocenzo Titone, chiudendo i lavori. «Da OMC 2015 gli operatori del settore e i rappresentanti dei Paesi produttori hanno confermato il loro impegno per lo sviluppo e la crescita dell’industria petrolifera, che negli ultimi 20 anni si è concentrata su ricerca, sviluppo, innovazione e nuove tecnologie per aumentare la sostenibilità delle attività estrattive. Abbiamo i più alti e restrittivi standard internazionali in campo di sicurezza – ha aggiunto Titone – ma abbiamo anche molte eccellenze tecnologiche italiane nel settore oil& gas».

«I nostri impianti sono tra i più sicuri al mondo», ha detto il Direttore generale per le Risorse minerarie ed energetiche del Ministero dello Sviluppo Economico, Franco Terlizzese nella Sessione speciale Offshore Regulations and Technologies: 5 years after Macondo, in cui è stato fatto il punto sulle regolamentazioni messe in atto dai paesi coinvolti in attività estrattive (Italia, Cipro, Croazia) con riferimento alla direttiva europea, per evitare il ripetersi di episodi come quello del Golfo del Messico.

«Insieme con le aziende petrolifere che operano nell’offshore – ha aggiunto Terlizzese – abbiamo promosso un sistema integrato di controllo degli impianti, delle strutture, delle condizioni ambientali in cui lavorano, per avere il punto zero della situazione di sicurezza e anche per quantificare come questa sicurezza aumenti in funzione degli interventi di miglioramento sugli impianti».

Tra le altre iniziative, un sistema integrato navale, aereo, satellitare per il monitoraggio giornaliero dello stato delle acque in Adriatico è stato messo a punto dal Mise in coordinamento con il Ministero dell’Ambiente per l’incremento della sicurezza nelle attività degli impianti offshore, in attuazione dell’art 35 del Dl 83 del 2012. «É uno dei fiori all’occhiello dell’Italia che vede collaborare 10 tra enti di ricerca e Università che mettono a disposizione le loro eccellenze in un confronto con gli operatori, in collaborazione con il Ministero, con la Marina Militare e le Capitanerie di Porto. É stata anche realizzata la  prima mappatura completa della stratificazione dei fondali del Mediterraneo».

All’OMC sono stati presentati da 19 Paesi circa 180 paper, tra i quali è stato premiato per il miglior contenuto tecnico quello di Francesca Nava della Kwantis. Il riconoscimento quale Giovane talento under 30 è andato a Sara Scaramellini di Eni E&P.  I migliori stand premiati sono stati: Proger (Qualità generale), Rosetti (Premio speciale), Tecnip (Design), Total (Contenuto tecnico). L’iniziativa è sponsorizzata da Adriatic Lng.