Genova for Yachting chiede spazi per lo sviluppo della nautica

Paolo Piacenza,

(Comm. AdSPMLO, Paolo Piacenza; foto courtesy Genova for Yachting)

Il commissario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure occidentale, Paolo Piacenza, promette le linee guida del Piano Regolatore Portuale pronte entro la prossima estate

Genova. L’Assemblea pubblica della nautica professionale di Genova for Yachting è stata l’occasione per presentare lo studio annuale del comparto della nautica professionale genovese, del suo impatto economico sul territorio, della capacità di creare valore, occupazione e attirare grandi eventi.

La filiera allargata gestisce tutto il tema delle imbarcazioni, costruzioni, accoglienza e sosta delle imbarcazioni: cantieri, marine, i servizi di agenzia, altri servizi professionali e anche aziende che sviluppano forniture specialistiche per il settore sono impegnati direttamente o indirettamente.

Lo studio presentato, ‘The European House – Ambrosetti-‘, evidenzia quanto il settore stia cercando di far capire agli stakeholder l’utilità di ripensare gli spazi nel nuovo Piano Regolatore Portuale, chiedendo chiede spazi per lo sviluppo.

Il settore della nautica è in grado di attivare circuiti di fornitura e di generare maggiormente servizi ad alto valore aggiunto: un giorno di permanenza di uno yacht di 36-50 metri genera sul territorio ligure un impatto diretto di 2.949 euro delle aziende della nautica professionale, 4.340 di impatto indiretto e indotto sulle filiere economiche attivate in Liguria (un moltiplicatore di 2,5) per un totale di 7.654 euro (moltiplicatore 2,6). Per uno yacht sopra i 50 metri – conferma lo studio – il moltiplicatore aumenta ancora di più: arrivando a 2,9 tra diretto-indiretto e indotto e a 3,0 tra diretto-indiretto, indotto e catalizzato.

E’ stata evidenziata anche la scarsità di infrastrutture portuali dedicate: accosti tecnici, marine, bacini; in particolare è stato sottolineato il mercato dei grandi yacht, in continua crescita e con previsioni di circa 7700 unità naviganti per il 2030. Per questo Genova for Yachting chiede spazi razionalizzati e a contatto diretto con la città; oggi e domani, un porto che ha infrastrutture dedicate per la nautica sarà capace di catalizzare il 60% del mercato.

Importante per Genova for Yachting sarà il Piano Regolatore Portuale, strumento per definire spazi e infrastrutture.

A questo proposito, il Commissario dell’AdSPMLO, Paolo Piacenza ha detto che “La nostra intenzione è quella di presentare una prima versione del Piano Regolatore Portuale per riuscire a dare alcune linee guida e di indirizzo in primis al Comitato di gestione e poi a tutti gli organi, dopo il percorso di confronto con stakeholders pubblici – operatori portuali, sindacati, associazioni datoriali – per poter raccogliere le esigenze su cui poi l’Adsp farà sintesi”.

“Il Piano Regolatore Portuale – ha aggiunto Piacenza – è uno strumento tecnico, composto da elaborati molto complessi e sottoposto a una procedura in particolare ambientale moilto lunga e complicata. Puntiamo a dare il via a questi lavori e stiamo intensificando gli approfondimenti. I primi studi tecnici ed economici sono stati consegnati negli ultimi giorni da parte del soggetto che abbiamo individuato a supporto e quindi in questi mesi faremo sintesi di quello che è pervenuto con l’obiettivo di arrivare entro l’estate alla pre-adozione in Comitato di gestione”.

Poi si è soffermato sugli investimenti ultimi sull’area dedicata alla nautica e alle riparazioni navali: sono previsti interventi per trenta milioni di euro per il rilancio dei bacini portuali, interventi che partiranno entro l’anno; infine la gara prevista per il 5 febbraio prossimo sul riempimento tra il bacino n°4 e il n° 5 è già predisposta.

“Sicuramente – ha concluso il commissario Piacenza – anche con la Diga – ci sarà una migliore accessibilità anche di compatibilità, in sicurezza, tra le attività del commerciale e delle riparazioni navali e quindi dei benefici ci saranno sicuramente sull’accessibilità nautica anche per le riparazioni, ad esempio penso all’ex super bacino o al cerchio di evoluzione attualmente inserita davanti al terminal Sech”. “Tutto andrà ridiscusso proprio all’interno di questo documento (PRP) anche l’eventuale spostamento a Ponente di alcune attività di cantieristica navale, un Ponente dove i lavori per l’ampliamento di Fincantieri stanno procedendo nelle tempistiche previste”, afferma Paolo Piacenza.

Abele Carruezzo