Biden nomina amministratore marittimo degli Stati Uniti una donna: la prima, Ann Phillips

Giovedì scorso, l’Amministrazione Biden ha nominato una donna, il Contrammiraglio Ann Phillips, un veterano di 31 anni della Marina degli Stati Uniti, come direttore dell’Amministrazione Marittima (MARAD – Maritime Administration) del Dipartimento dei Trasporti degli Stati Uniti. Dipartimento interessato alle navi e armamento, alla navigazione, ai porti e relative operazioni di carico/scarico navi, oltre alla sicurezza nazionale e salvaguardia dell’ambiente.

Cura imbarchi/sbarchi di marittimi, sovrintende alle strutture intermodali, oltre a fornire informazioni e notes ai marittimi imbarcati; cura l’educazione e l’istruzione dei futuri marinai con programmi d’indirizzo per i giovani che vogliono intraprendere la carriera marittima mercantile. Posizione di prestigio che è vacante da quando il Contrammiraglio Mark Buzby si è dimesso a seguito dell’insurrezione al Campidoglio degli Stati Uniti il 6 gennaio scorso nella capitale. L’Amministrazione Trump è arrivata a nominare una task-force con tre importanti armatori in carica (Chao, Ross e Tillerson), mentre Obama si è sempre rivolto a militari per consulenze e amministrazione.

Biden non ha nominato armatori nel suo gabinetto, ha chiuso l’ufficio marittimo della Casa Bianca e ha ritardato la nomina al MARAD di 278 giorni. L’Amministrazione Biden si preoccupa così poco della navigazione e del trasporto marittimo che si è persino dimenticata di richiamare i delegati critici nominati dai repubblicani presso l’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO) a Londra.
Nulla contro il ‘genere’, ma a volte i meriti e le professionalità contano più del consenso politico? Non basta essere ‘donna o uomo’; in certi settori strategici conta la professionalità e non serve un ‘ritorno’ al potere della vecchia generazione.

La nomina di Phillips è stata contestata in quanto durante la peggiore crisi navale del secolo, il Dipartimento dei Trasporti degli Stati Uniti, ha nominato qualcuno all’Amministrazione Marittima degli Stati Uniti (MARAD) che non è un capitano e non ha esperienza di navigazione commerciale. In America, la FAA (Federal Aviation Administration) è guidata da un pilota, la NASA (National Aeronautics and Space Administration) è guidata da un astronauta, il Corpo dei Marines degli Stati Uniti è guidato da un Marine, per la quarta volta consecutiva, e ci si aspettava al MARAD un esperto di marina mercantile. La posizione di amministratore marittimo degli Stati Uniti è tradizionalmente ricoperta da un armatore o capitano di lungo corso di una nave commerciale e che conosca bene le navi, l’armamento e marittimi.
Nulla contro la ‘parità’ di genere, ma si voleva una certa continuità, nei meriti, per affrontare questo momento delicato per la Marina Mercantile americana.

Quasi un decennio di abbandono da parte dell’Amministrazione Obama ha lasciato MARAD con una forza lavoro distrutta, stanca e inefficace. In questo periodo critico per gli USA, MARAD sta lavorando duramente per affrontare un modello di presunta cattiva condotta sessuale di lunga data con il progetto Sea Year; programma di formazione continua a bordo gestito dall’US Merchant Marine Academy di MARAD. In questo periodo, l’ufficio dovrà anche lavorare per aumentare la prontezza nel mondo reale della Ready Reserve Force, componente di MARAD della flotta di trasporto marittimo di proprietà del governo.

Altro problema da affrontare è il lento declino della forza lavoro marittima statunitense, essenziale per l’equipaggio delle navi americane di trasporto marittimo in tempo di guerra. Sebbene l’azione forte e decisa di MARAD per affrontare gli stupri segnalati inizialmente sembrasse altamente produttiva, non è stata sufficiente. Sono passate settimane da quando le accuse sono state rese pubbliche e non sono stati eseguiti arresti. MARAD non è nemmeno riuscita a coinvolgere organizzazioni di spedizioni commerciali marittime con esperienza nella gestione di questo problema, organizzazioni come WISTA o Human Rights at Sea o Safer Waves per affrontare il più ampio problema del settore degli stupri.

Proprio la scorsa settimana l’Amministrazione marittima statunitense ha intrapreso un’azione forte e positiva contro le accuse di stupro all’USMMA (United States Merchant Marine Academy), mentre è in corso una crisi portuale internazionale dello shipping con navi in attesa di entrare e/o uscire dai porti Usa. Numerosi porti negli Stati Uniti, tra cui Oakland e San Diego, hanno una capacità extra, e quindi è necessario che qualcuno, con esperienza nello shipping, presso MARAD, organizzi le navi verso porti vuoti.

Questa settimana Biden si è rivolto alla nazione con un piano per evitare che container ‘geddon’ (sono quei container che creano i potenziali ingorghi nelle spedizioni che potremmo vedere la fine quest’anno compromessa) rovini il Natale. Le navi sono piene al 100%; i container sono pieni al 100%; non si possono costruire contenitori; non si può ritirare una nave dal mercato spot; l’intero ciclo di spedizione dei container è a pieno regime; di questo si tratta la crisi dello shipping post covid-19. La nomina del Contrammiraglio Ann Phillips arriva mentre la crisi dei trasporti marittimi domina i titoli dei media mondiali e l’USMMA (United States Merchant Marine Academy or Kings Point,New York), gestito da MARAD, affronta il più grande scandalo della sua storia. Biden ha intrapreso un’azione forte in risposta a questi problemi.

Il Contrammiraglio Ann Phillips è un leader della Marina pluridecorato con una lunga lista di successi ed è molto rispettato in ambienti ministeriali. È stata a capo della task force sui cambiamenti climatici della Marina ed è una consulente molto ricercata in materia di sicurezza climatica. In pensione dalla Marina dal 2014, ha conseguito un MBA (Master of Business Administration), presso il College of William and Mary. È stata presidente di un progetto di preparazione e resilienza per l’innalzamento del livello del mare del governo locale.

Nel suo ruolo attuale, è assistente speciale del governatore della Virginia per l’adattamento e la protezione delle coste, lavorando per affrontare l’impatto dell’innalzamento del livello del mare e delle inondazioni costiere in tutto lo stato. Il suo impegno include anche lo sviluppo del primo piano generale di resilienza costiera della Virginia. Se confermata, la sua nomina dal Senato, il Contrammiraglio Phillips avrà all’attivo un elenco di progetti da affrontare al momento dell’insediamento come Amministratore Marittimo

Abele Carruezzo