Taranto hub d’importanti project cargo

 Peyrani Sud Spa

(Foto courtesy Peyrani)

Taranto. Nei giorni scorsi il porto di Taranto ha fatto il suo debutto nelle movimentazioni Oog (out of gauge), ovvero relative a spedizioni di materiale e macchinari di dimensioni eccezionali su speciali container, con un carico di materiale destinato alla realizzazione di campi eolici.

A essere stato coinvolto nella movimentazione è stato precisamente il San Cataldo Container Terminal, la società del gruppo turco Yilport che appunto sta riavviando il traffico di contenitori dal molo polisettoriale.

Grazie alla professionalità della Peyrani Sud Spa – Divisione Trasporti- è stato possibile, l’altro giorno, realizzare un’operazione d’imbarco (project cargo) di una gru sulla nave specializzata Amasus. Prima la gru è stata smontata in parti per poterla imbarcare sull’Amasus, nave noleggiata dalla HB Shipping e in trasferimento verso il TDG di La Spezia.
Ricordiamo che l’attività logistica e di spedizione di beni, macchinari e impianti in grandi progetti internazionali è tradizionalmente definita ‘project forwarding’ o ‘project cargo’, ed è notoriamente connotata da notevole complessità sul piano esecutivo, giuridico e contrattuale.

Marco Caffio, Agente marittimo al vertice dell’azienda omonima, che quest’anno compie mezzo secolo d’attività, impegnato in quest’ultimo periodo su scelte logistiche al servizio della grande industria, è soddisfatto della riuscita operazione d’imbarco gestita dalla Peyrani Sud Spa – Divisione Trasporti – di pezzi della gru a bordo della nave Amasus. L’Agenzia di Marco Caffio è stata interessata a tutte le fasi operative del progetto garantendo massima assistenza e attività di supporto a operazioni innovative per Taranto come lo sbarco e l’imbarco di pezzi eccezionali tra diverse unità anche con uso di gru di bordo.
Taranto e la sua portualità stanno cambiando, c’è una nuova linfa che oggi mette lo scalo ionico in posizione più centrale nella vita della città, prendendo coscienza di quanto importante fosse il suo porto e di quanto un’economia che prenda ricchezza dal mare possa crescere rapidamente.

Lo scalo pugliese sta declinando nuove attività, distaccate dalla logica del passato e di professionalità di alto livello finalmente riconosciute dal mercato e libere di potersi esprimere con grandi capacità e risultati soddisfacenti.
Pur sapendo che il porto di Taranto ha nella vocazione industriale la sua maggiore peculiarità non possiamo non considerare il cambio di passo portato avanti dall’intero Sistema portuale che può offrire oggi, dopo i lavori di rimodernamento del porto, un approdo snello, sicuro con adeguati pescaggi e vicino alle grandi arterie nazionali del trasporto su gomma e ferroviario.
Con un retroporto completo ed evoluto si potrà completare l’iter di avvicinamento a quei player strategici che potranno trovare strutture e snellimenti burocratici che possano invitarli a investire su Taranto.

Già si parla, progetto già avviato, dopo varie esperienze di ‘project cargo’, dell’opportunità di creare un’area di temporanea custodia doganale all’interno degli spazi portuali e retroportuali che consenta la creazione di un hub del transhipment proprio per il project cargo, le aree di stoccaggio e la preparazione delle imprese portuali e dei servizi tecnico nautici che garantirebbero massima resa agli avventori, senza dimenticare la possibilità di bunkeraggio tramite la raffineria locale che potrebbe fornire carburanti di elevata qualità ai vettori.

Infatti, al largo del porto di Taranto, è in costruzione del primo impianto eolico offshore d’Italia e le operazioni d’imbarco e sbarco di project cargo stanno proseguendo da settimane senza sosta. Il tutto è garantito dalla cura di tutti gli aspetti logistici della merce che la Peyrani Sud Spa – Divisione Trasporti – offre, garantendo un servizio completo che va dall’imbarco/sbarco, al trasferimento della merce nelle aree di stoccaggio portuali, al ricarico e trasporto finale.

Abele Carruezzo