L’IMO 2020 porterà aumenti dei bunker di navi

Il 2020 segnerà un anno di “svolta” per l’intero settore dello shipping mondiale. Da più parti, armatori, noleggiatori e case di spedizioni marittime, si rileva l’impatto – comprensibile – che i nuovi regolamenti IMO 2020 creerà sull’intera catena trasportistica e sulla logistica. L’IMO 2020 imporrà al mondo dello shipping un passaggio culturale: non più l’uso dell’ambiente marino per soli fini commerciali e per il processo del trasporto marittimo; ma sarà imposta una navigazione sostenibile votata alla difesa dell’ambiente e dell’atmosfera.

In particolar modo, queste nuove regole causeranno un aumento delle tariffe di trasporto di materie prime – carbone e minerali di ferro – che si tradurrà in un inevitabile aumento dei costi del settore dell’acciaio. Aumentare i costi dell’acciaio significa creare impatti negativi sull’industria delle batterie dei veicoli elettrici (EVs) in via di sviluppo.

Infatti, molte società e/o gruppi di industriali stanno investendo forti capitali nella produzione di un materiale di nicchia che si chiama “needle coke, coke aghiforme o coke a spillo”;  componente basilare per la produzione dell’acciaio per comporre elettrodi di grafite utili per fondere i rottami stessi d’acciaio o per mantenere costante la temperatura dell’acciaio fuso. Inoltre, si potrà derivare la grafite sintetica per l’uso degli anodi delle batterie agli ioni di litio, utile per alimentare veicoli elettrici. La grafite sintetica, derivata dal coke aghiforme, è preferita dai produttori di batterie per la sua purezza e consistenza.

Sostanzialmente è un carbone artificiale che si ottiene quale residuo della distillazione secca del carbon fossile a temperatura elevata. S’ipotizza che il petrolio greggio a basso  tenore di zolfo per produrre il coke aghiforme possa subire un calo di disponibilità; poiché armatori, dovendosi uniformare alle IMO2020, saranno costretti ad utilizzare carburante a baso tenore di zolfo come bunker per le loro navi, facendo lievitare in alto i prezzi del petrolio greggio.

Il coke aghiforme è prodotto nel mondo solo da dieci industrie; ma non vi sono progetti greenfield o su brownfield su larga scala pianificati fuori dalla Cina, un paese che sta investendo molto sia in capitali e sia in tecnologie innovative relative alla mobilità elettrica. E comunque, il coke aghiforme vedrà una forte crescita a medio termine.

Abele Carruezzo