Il quadro normativo per la condivisione dei dati marittimi

Londra. La transizione digitale si sta rapidamente diffondendo nello shipping internazionale e l’idea che la condivisione dei dati intersettoriale contribuisca a creare spedizioni più sicure, pulite ed efficienti è indiscutibile. In effetti, sempre meno territorio viene lasciato inesplorato quando si tratta di verificare i vantaggi dello scambio di dati e delle soluzioni olistiche che guidano la maturità digitale e modellano l’ambiente connesso.

Le nuove e avanzate tecnologie hanno già apportato cambiamenti a tutti i livelli nel modo in cui le navi sono progettate, costruite, equipaggiate e gestite, e hanno avuto lo stesso impatto sul personale, sia a bordo sia a terra. Poiché i progressi tecnologici presentano sfide oltre che opportunità, la loro introduzione deve essere considerata attentamente affinché possano essere adeguatamente inseriti nel quadro normativo.

Coinvolgere insieme tutte le parti interessate è fondamentale, così come tenere il passo con il quadro normativo che regola le pratiche di condivisione dei dati nel settore marittimo. La direzione strategica dell’IMO per integrare nuovi e tecnologie avanzate nel quadro normativo ritiene importante lo scambio di dati per la riduzione delle emissioni e il flusso di lavoro sulle questioni digitali.
La vision dell’IMO è garantire che i vantaggi della tecnologia siano pienamente bilanciati con i problemi di sicurezza e protezione, l’impatto sull’ambiente e sulla facilitazione del commercio internazionale, i potenziali costi per l’industria e, infine, il loro impatto sul personale, sia a bordo e a terra.

Particolare attenzione è necessaria sullo scambio di dati, per l’arrivo, la sosta e la partenza delle navi da e per i porti. La Convenzione dell’IMO sulla Facilitazione del Commercio Marittimo Internazionale, (Convention on Facilitation of International Maritime Traffic, FAL), rende obbligatorio lo scambio elettronico di dati dal 2019. Più di recente, i nuovi emendamenti che entreranno in vigore dal 1° gennaio 2024 renderanno obbligatorio per le Autorità pubbliche istituire, mantenere e utilizzare sistemi di ‘Sportello Unico’ per lo scambio elettronico delle informazioni necessarie all’arrivo, alla sosta e alla partenza delle navi nei porti.

Le Autorità pubbliche dovranno combinare o coordinare la trasmissione elettronica dei dati per garantire che le informazioni siano presentate o fornite una sola volta e riutilizzate nella massima misura possibile. L’IMO, attraverso il Facilitation Committee, ha inoltre approvato le relative Linee Guida sull’autenticazione, l’integrità e la riservatezza degli scambi d’informazioni tramite sportelli unici marittimi e relativi servizi; e Linee Guida riviste per la creazione di un’interfaccia unica marittima. Le Linee Guida sull’autenticazione, l’integrità e la riservatezza degli scambi d’informazioni tramite sportelli unici marittimi e servizi correlati (FAL.5/Circ.46) sono state sviluppate anche per supportare lo scambio di informazioni relative alla nave, al suo transito in acque internazionali e nazionali e agli scali portuali.
Data la natura internazionale del trasporto marittimo, i dati standardizzati lungo tutta la catena logistica, compresi le soste e le partenze dei porti, costituiscono l’impulso per garantire un flusso regolare ed efficiente del traffico marittimo.

Per supportare lo scambio elettronico obbligatorio di dati, l’IMO ha sviluppato l’’IMO Compendium on Facilitation and Electronic Business’, un manuale tecnico di riferimento per gli sviluppatori di software all’interno delle Autorità pubbliche competenti. Il compendio armonizza i dati richiesti dalle diverse Autorità pubbliche e uniforma i messaggi elettronici. E’ costituito da un set di dati IMO e da un modello di dati di riferimento concordati dalle principali Organizzazioni coinvolte nello sviluppo di standard per lo scambio elettronico d’informazioni concernenti la Convenzione FAL: l’Organizzazione Mondiale delle Dogane (OMD), la Commissione Economica delle Nazioni Unite per l’Europa (UNECE) e l’Organizzazione Internazionale per la Standardizzazione (ISO).

Da luglio 2019, il Gruppo di Esperti dell’IMO sull’armonizzazione dei dati (Expert Group on Data Harmonization, EGDH) è responsabile della manutenzione tecnica del compendio dell’IMO e dell’ulteriore espansione del suo set di dati e del suo modello di dati in aree al di fuori della convenzione FAL, compreso lo scambio di porti logistici e operativi e spedizioni dati.

Nella sua ultima riunione, nell’ottobre 2022, l’EGDH ha discusso i set di dati relativi alle informazioni sulla sicurezza, le infrastrutture portuali marittime, le informazioni sui passeggeri e le considerazioni sull’estensione del compendio dell’IMO, nonché i termini di riferimento per le prossime riunioni e il gruppo di lavoro che potrebbe essere stabilito durante la prossima riunione del Comitato di Facilitazione nel 2023.

Sulla strategia di riduzione delle emissioni e decarbonizzazione del trasporto marittimo, gli studi della Global Industry Alliance a Support Low Carbon Shipping (GIA) dell’IMO -Norvegia GreenVoyage2050 mostrano quanto possa essere prezioso lo scambio d’informazioni per ridurre le emissioni. Gli arrivi just-in-time (JIT) consentono alle navi di ottimizzare la velocità durante il viaggio per arrivare in porto quando sono disponibili attracco, fairway e servizi nautici. Ad esempio, le navi portacontainer possono ridurre il consumo di carburante e le conseguenti emissioni di anidride carbonica del 14% per viaggio utilizzando l’arrivo JIT, secondo uno studio pubblicato nel 2022.

Naturalmente, ci sono processi da seguire per presentare proposte, discussioni, diffusione e adozione di emendamenti obbligatori ai trattati IMO. Il quadro normativo dell’Organizzazione sarà continuamente adattato alle sfide e agli sviluppi globali che devono affrontare l’industria marittima, al fine di garantire la sicurezza, la protezione e la protezione dell’ambiente.

Abele Carruezzo