Esportazioni ucraine di cereali

commissione europea

La Commissione europea prova a dare una spiegazione con una propria nota di analisi dei dati sulle esportazioni ucraine di cereali

Bruxelles. Da quando è iniziata l’invasione russa dell’Ucraina, nel febbraio 2022, le esportazioni ucraine di cereali sono state gravemente perturbate. Per oltre quattro mesi le navi militari russe hanno bloccato i porti ucraini nel Mar Nero.

Nella nota della Commissione UE si legge che il 22 luglio 2022 le Nazioni Unite e la Turchia hanno negoziato un accordo per aprire un corridoio umanitario marittimo sicuro nel Mar Nero la ‘Black Sea Grain Initiative’. Nel corso dell’iniziativa oltre 1000 navi piene di cereali e altri prodotti alimentari hanno lasciato l’Ucraina partendo da tre porti del paese (Chornomorsk, Odessa e Yuzhny/Pivdennyi).
Nel luglio 2023 la Russia ha annunciato la sua decisione di porre fine all’iniziativa sui cereali del Mar Nero. Ripercorriamo le analisi e le risposte della Commissione UE.

Cosa è stato esportato finora? – Al mese di luglio 2023 quasi 33 milioni di tonnellate di cereali e altri prodotti alimentari erano stati esportati attraverso l’iniziativa sui cereali del Mar Nero.
Più del 50% del carico era costituito da granturco, il cereale più colpito dai blocchi nei granai ucraini all’inizio della guerra. Doveva essere spostato rapidamente per fare spazio al grano proveniente dalla raccolta estiva.

Cosa è stato esportato attraverso l’iniziativa sui cereali del Mar Nero? – Dati aggiornati al 18 luglio 2023 mostrano che la quota dei vari cereali nelle esportazioni attraverso l’iniziativa sui cereali del Mar Nero (cifre arrotondate): granturco, 51% – grano, 27% – prodotti a base di girasole, 11% – altro, 10%.
Dove sono stati spediti i cereali ucraini? – Il 65% del grano è stato esportato verso paesi in via di sviluppo e il 35% verso paesi sviluppati. Per il granturco, i valori erano quasi equivalenti: il 51% è stato esportato verso paesi in via di sviluppo e il 49% verso paesi sviluppati. Anche il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (PAM, la più grande organizzazione umanitaria al mondo) ha trasportato grano via mare dai porti del Mar Nero.

Al mese di luglio 2023 il programma aveva acquistato l’80% delle sue scorte di cereali dall’Ucraina, un aumento rispetto al 50% prima della guerra. Nel corso dell’attuazione dell’iniziativa, oltre 725 000 tonnellate di grano hanno lasciato i porti dell’Ucraina con destinazione Etiopia, Yemen, Afghanistan, Sudan, Somalia, Kenya e Gibuti.

Secondo le stime, l’UE ha esportato 31 milioni di tonnellate di grano nel corso della campagna di commercializzazione 2022/2023. Tra i paesi di destinazione figurano l’Algeria, il Marocco, l’Egitto, il Pakistan e la Nigeria.

Come sono cambiati i prezzi dei prodotti alimentari a causa della guerra?- L’invasione russa dell’Ucraina ha causato un aumento significativo dei prezzi dei prodotti alimentari sui mercati mondiali. I prezzi dei cereali sono aumentati in misura particolarmente marcata. Sia i corridoi di solidarietà (rotte create dall’UE per aiutare l’Ucraina a esportare, tra l’altro, i suoi prodotti agricoli) sia l’iniziativa sui cereali del Mar Nero hanno contribuito in particolare alla riduzione dei prezzi.

Per la Commissione europea rimane fondamentale mantenere il flusso di cereali ucraini per la sicurezza alimentare globale.

Abele Carruezzo