Volvo Ocean Race: bye bye Equatore

La flotta taglia oggi la linea degli 0° nord, l’Equatore, per la quarta e ultima volta in questa edizione della Volvo Ocean Race. Il primo è stato lo scafo americano di Puma Berg alle 10.40, che ormai occupa la posizione di battistrada da diversi giorni, seguito da Telefónica e Camper ETNZ, entrambi alle 11.10 e sempre impegnati in un intenso duello per la seconda piazza. Al rilevamento delle ore 12 quindi le tre barche navigano nell’emisfero settentrionale, che non abbandoneranno più fino alla linea finale del traguardo di Galway. Sempre secondo l’ultimo report Abu Dhabi ha ancora circa 35 miglia all’equatore e Groupama 4 circa 90.

Le cinque barche navigano parallele alla costa nord del Brasile facendo rotta a nord-est cercando di prendere il meglio di un vento che, secondo anche quanto raccontato da Xabi Fernández, trimmer di Team Telefónica, è inaspettatamente girato a nord-est. Il più veloce delle ultime tre ore è stato Puma Berg, che ha fatto registrare una media di poco inferiore ai 20 nodi, che gli ha permesso di coprire anche la distanza maggiore nelle ultime 24 ore con 404 miglia, ossia 3 più che i francesi di Groupama 4, sempre fanalino di coda.

“Non ci si sente tanto bene a rincorrere le altre barche – ha detto il trimmer Martin Stromberg, da bordo della barca francese – E’ qualcosa a cui non siamo abituati ed è una sensazione completamente nuova. Direi che cerchiamo di dare il meglio con quello che abbiamo per cercare di recuperare, sperando di avere delle opportunità più in là. C’è molta strada da fare quindi non disperiamo. Però il tempo è molto bello, condizioni davvero ideali, fa caldo ma non troppo, c’è il sole, insomma tutto ciò che si potrebbe desiderare. E gli ultimi due report sono buoni, ci sentiamo un po’ meglio”.

La cartografia elettronica mostra che Telefónica ha optato per andare a ovest, mettendosi in scia diretta di Puma Berg mentre Camper ETNZ ha preferito continuando con rotta nord, parallelamente alla rotta del leader, ma entrambi procedono a un ritmo molto simile, 18,5 e 18,3 nodi.?? Secondo lo skipper spagnolo Iker Martínez, le miglia che restano da percorrere non sono dirette come potrebbe sembrare o come si era immaginato e crede che vi saranno ancora decisioni tattiche importanti da prendere e zone dove si potrebbe guadagnare o perdere molto. “Teniamo alta la guardia” ha detto il velista basco.

Il prossimo waypoint per i cinque VOR 70 è la zona delle calme equatoriali, i famosi Doldrums, che potrebbero trovare già nelle prossime ore, benché le previsioni dicano che il vento leggero sarà un ostacolo relativo per intensità e durata, di certo potrà provocare una compressione che potrebbe favorire in un primo tempo le barche della retroguardia con un effetto “yoyo” come lo ha definito lo skipper americano Ken Read, con un deciso riavvicinamento. Facile prevedere che sia Telefónica che Camper ETNZ tenteranno di approfittarne, come pure faranno Abu Dhabi e Groupama.

In generale l’attraversamento dei Doldrum costituisce una chance per chi insegue, come confermato dallo skipper di Abu Dhabi, Ian Walker, che si è detto speranzoso di poter riguadagnare sui leader dopo aver passato l’Equatore: “Tutto quello su cui possiamo contare sono i modelli meteo e le foto da satellite, che non necessariamente dicono la verità. Sono sempre i Doldrum, le barche davanti potrebbero rallentare e ci potrebbero essere temporali a seconda dell’orario ci si arriva. Sono sicuro che succederà qualcosa, ma rispetto al passato questa zona di calma sembra relativamente meno attiva. Forse ci passeremo senza problemi, agganceremo gli alisei di nord-est e partiremo. Dobbiamo essere pronti a tutto” Hha concluso Walker.

Al rilevamento odierno delle ore 12, il leader è sempre Puma Berg che ha un vantaggio di 29,9 miglia su Telefonica e di 36,1 su Camper ETNZ, in quarta posizione rimane Abu Dhabi a 76,9 miglia mentre Groupama è quinto a 127,7 miglia dal leader.

Le ultime previsioni indicano che le barche potrebbero chiudere la sesta tappa, da Itajaì a Miami il prossimo 9 maggio, tre giorni più tardi di quanto inizialmente programmato.

Posizioni al rilevamento delle ore 10 GMT (le 12 ora italiana) del 30 aprile:
1. Puma Berg a 2.668,9 miglia da Miami
2. Team Telefónica, + 29,9 nm
3. Camper ETNZ, +36,1 nm
4. Abu Dhabi Ocean Racing, +76,9 nm
5. Groupama Sailing Team, +127,7 nm
– Team Sanya, DNS

Foto: D. Fructuoso