E-learning: integrare l’apprendimento hands-on

Una media-lecture sulla manualità delle corde e dell’arco di un violino, certamente non insegnerà a suonare il violino! Mai come in questo periodo la formazione nel settore marittimo è stata cosi importante. Infatti, non passa un giorno, senza una notizia riguardante qualche sinistro marittimo, che tutti si chiedono a quale formazione e addestramento debbano rispondere i marittimi?

Ed ancora, con una “automazione” a  tecnologia avanzata installata a bordo di tutte le ultime navi,  diviene difficile e complessa per i marittimi imbarcati la gestione di una safety-plane di bordo, rispetto a dei sistemi installati a terra. Molti sono gli enti accreditati dai Ministeri Infrastrutture – Trasporti e del Lavoro preposti alla formazione professionale e l’addestramento marittimo. Ci troviamo di fronte ad una evoluzione rapida e complessa di tutta la filiera del processo del trasporto marittimo, ed è per questo che l’intero cluster di bordo ha bisogno di formazione continua.

Gli enti per la formazione hanno bisogno di un salto qualitativo nell’offerta di “professionalità”; e da queste pagine lanciamo la proposta di utilizzare come strumento innovativo la e-learning per fornire la migliore formazione possibile per ufficiali ed equipaggio di navi. Il  “how think” sull’e-learning ci porta ad un pensare comune di una proposta didattica di basso livello e costo inferiore; la qualità di molte lecture che si trovano sul mercato sono a volte di scarsa qualità e poco adatte per equipaggi viaggianti.

Ma se questo strumento (e-learning) viene utilizzato in maniera intelligente si possono ottenere ottimi risultati per passare poi  ad una “didattica di bordo”: società di navigazione imbarcherebbero tutor-team di esperti e docenti per formare e addestrare sul campo, per andare oltre la STCW/ Manila, capitolo II, Sezione B-II / 1, punto 14 che per legge rappresenta lo standard generalista e non certo l’eccellenza. Ricordiamo la definizione che viene accettata  da tutti per e-learning: strumento di apprendimento computerizzato, abilitato in un network, per trasferire conoscenza e competenza; può essere autodidatta, o con istruttore per media-input in forma di testo, immagini, animazione, steaming video e audio.

Strumento molto utilizzato per fornire contenuti per la formazione, test e valutazioni, gestione, comunicazione e analisi formative; quindi la flessibilità applicata sul luogo di lavoro per formazione continua; dopo il lavoro hard si passa alla knowledge training. E’ vero che per essere marinai ed ufficiali abilitati, aggiornati e formati, oggi serve acquisire conoscenze;  ma la “conoscenza/knowledge” costituisce la base per l’acquisizione delle competenze per prendere decisioni importanti di fronte ad una “normalità” navigante e soprattutto in caso di “nautical risk”.

Non basta sapere il “come” fare, ma oggi diviene importante conoscere il “perché” fare in quel momento e con quelle procedure, prevedendo le conseguenze attese se non vengono rispettate gli item-safety. Oggi, è importante garantire che un marinaio o ufficiale possa lavorare con competenza su diverse tipologie di navi in una serie ben definita di circostanze: prevedere, preparare e trattare una “situazione” ed adattarsi alle nuove e mutevoli esigenze.

 

Abele Carruezzo