European Tourism Forum 2015

LUSSEMBURGO – Tre giorni di lavori per una strategia europea più efficace sul turismo; cioè consentire all’industria del turismo di incrementare l’occupazione e sostenere la competizione con i Paesi dell’est. Il turismo è un’attività economica di rilievo, con un impatto positivo sulla crescita economica e l’occupazione in Europa; oltre ad essere elemento sempre più importante della vita dei cittadini europei, sempre più numerosi a viaggiare, per motivi sia privati che professionali.

Il turismo, in quanto attività che coinvolge il patrimonio culturale e naturale, come pure le tradizioni e le culture contemporanee della Ue, necessita di conciliare la crescita economica e sviluppo sostenibile,senza dimenticare la dimensione etica. Turismo come “veicolo” per rafforzare l’immagine dell’Europa nel mondo, diffondendo i nostri valori e promuovendo il modello europeo, risultato di secoli di scambi culturali e diversità linguistica e di creatività.

Tutto questo è stato affrontato nel 14 ° Forum Europeo del Turismo che si svolto a Lussemburgo sotto gli auspici della presidenza lussemburghese dell’UE. Il Forum ha trattato quattro tematiche topiche: turismo e digitalizzazione, la promozione dell’Europa oltre i propri confini di prodotti turistici, le abilità e capacità professionali degli operatori del turismo e loro formazione; regolamenti e piani strategici per un turismo più efficace. La politica europea del turismo ha bisogno di un nuovo slancio.

Di fronte a sfide che richiedono risposte concrete e sforzi di adattamento, gli operatori dell’industria del turismo europeo devono potere unire le loro forze e trasformare il turismo europeo in un’industria competitiva, moderna, sostenibile e  responsabile. Durante il Forum, in particolare, è stato sollevato il problema dei “visti” in riferimento alle crociere e non solo. Gli operatori europei dei settori delle crociere e del turismo hanno invitato l’Unione Europea a rendere più flessibile il Codice dei visti dell’UE al fine di facilitare l’ingresso in Europa di turisti e viaggiatori provenienti da paesi terzi che diritto ad entrare nell’Ue, salvaguardando i livelli attuali di sicurezza.

Così, i rappresentanti della CLIA Europe (associazione degli operatori crocieristici), e della ECTAA (associazione degli agenti di viaggio e dei tour operator europei) si sono fatti carico di esortare i vertici della Commissione Ue a revisionare il Codice dei visti, per semplificare le attuali procedure di rilascio dei visti di breve durata all’interno dello spazio Schengen.

Le istituzioni europee devono riconoscere il potenziale socioeconomico sul turismo e sull’economia di una politica intelligente in tema di visti appropriata con procedure di rilascio di visti chiare, semplici e accessibili. Un  Codice dei visti adeguato ai nostri  tempi potrebbe anche facilitare l’ingresso e l’avviamento al lavoro di membri degli equipaggi delle navi che richiedono visti per soggiorni di breve durata per entrare nell’area Schengen; fondamentale per facilitare e migliorare il modo con cui le Compagnie di navigazione del cruising operano in Europa.

 

Abele Carruezzo