IMO: 70esima Sessione del Comitato per l’Ambiente marino

LONDRA – E’ stata una decisione storica sia per l’ambiente marino sia per la salute umana: 1 gennaio 2020 è la data di attuazione di un’efficace riduzione del tenore di zolfo del combustibile utilizzato dalle navi. Armatori, noleggiatori si dovranno adeguare, anche se sappiamo quanto sia importante il trasporto marittimo per i paesi importatori/esportatori di materie prime oltre a garantire la mobilità delle persone e delle merci.

La decisione di implementare un tetto allo zolfo dello 0,50% m/m (massa/massa) nel 2020 è stata presa dall’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO) all’interno della sua 70ma sessione del Comitato per la protezione dell’ambiente di Londra (Marine Environment Protection Committee MEPC).

“Le riduzioni di emissioni di ossido di zolfo derivanti da tale limite di zolfo globale inferiore, rispetto all’attuale di 3,5% m/m, sono tenute ad avere un significativo impatto positivo sull’ambiente e sulla salute umana, in particolare quella delle persone che vivono nelle città portuali e le comunità costiere, al di là delle zone di controllo delle emissioni esistenti”, ha dichiarato il Segretario generale dell’IMO, Mr. Kitack Lim. Il MEPC ha deciso inoltre di stabilire una zona di controllo delle emissioni di azoto (Nitrogen Emission Control Area- NECA) nel Mar del Nord e nel Mar Baltico.

La data del 2020 è stata concordata negli emendamenti approvati nel 2008. Quando sono state adottate tali modifiche, si è anche convenuto che una revisione dovrebbe essere intrapresa entro il 2018, al fine di valutare se sufficiente olio combustibile conforme sarebbe disponibile a rispettare la data al 2020. In caso contrario, la data potrebbe essere rinviata al 2025. Tale revisione è stata completata nel 2016 e sottoposto a MEPC 70. La revisione ha concluso che sufficiente olio combustibile conforme sarebbe disponibile per soddisfare i requisiti di olio combustibile.

Tali decisioni dell’IMO sulla regolamentazione globale delle emissioni delle navi sono state b accolte dall’ECSA e dalla Commissione europea“. Queste decisioni importanti dimostrano la leadership globale dell’IMO sulla regolamentazione delle emissioni delle navi”, ha detto il Segretario generale dell’ECSA, Patrick Verhoeven. Ed ancora ha aggiunto: “Il sistema di raccolta dei dati obbligatorio GHG (Green House Gas) permetterà di definire quello che sarà il contributo degli armatori e dei trasportatori internazionali agli obiettivi climatici fissati dalla COP21 a Parigi lo scorso anno.

L’adozione di una strategia iniziale per raggiungere gli obiettivi di Parigi è già prevista per il 2018, con misure di attuazione da realizzarsi nel 2023. E’ importante che gli Stati membri IMO abbiano convenuto che il lavoro sulla riduzione delle emissioni e le altre misure avranno inizio ora, parallelamente al processo di raccolta e analisi dei dati sulle emissioni, senza perdere ulteriore tempo”. Anche per il Commissario Ue ai trasporti, Violetta Bulc,la decisione dell’IMO è storica:  “… tre settimane dopo l’accordo sulle emissioni da aerei civili a Montreal, lo slancio per un’azione globale sul clima rimane forte.

L’accordo di IMO è una pietra miliare per un settore il trasporto più pulito. La raccolta dei dati è un primo passo importante, ed è molto positivo che abbiamo iniziato una discussione su un contributo equo dell’intero settore dei trasporti per gli sforzi a favore della tutela del clima. La Commissione continuerà a lavorare a stretto contatto con l’Organizzazione Marittima Internazionale e tutti i suoi membri per un settore, il trasporto competitivo e sostenibile”.

 

Abele Carruezzo