Il Porto di Siracusa entra nella circoscrizione territoriale dell’AdSP del Mare di Sicilia Orientale

I due porti di Siracusa

(I due porti di Siracusa e il canale che li collega)

Il Senato ha approvato le modifiche proposte con l’Art. 4-ter al Dl 18 gennaio 2024, n. 4, che inseriscono lo scalo siracusano all’interno dell’ AdSP della Sicilia Orientale. L’obiettivo è il riordino delle attività e nuovi investimenti attraverso il Pnrr.

Siracusa. Il Porto di Siracusa passa all’ AdSP del Mare di Sicilia Orientale grazie alla conversione in legge del Dl 18 gennaio 2024, n. 4, “recante disposizioni urgenti in materia di amministrazione straordinaria delle imprese di carattere strategico“. Una scelta politica che si aggancia al decreto ex Ilva perché punta a servire meglio, attraverso un riordino del porto siracusano, le aziende presenti nel polo petrolchimico. Il Centro industriale è stato dichiarato di interesse strategico nazionale con Decreto Legge 5 dicembre 2022, n. 187, nato per garantire la continuità produttiva delle imprese petrolchimiche del siracusano, che seppure in relazioni commerciali con la Russia, sono fondamentali per l’economia italiana.

Continua così l’impegno del presidente dell’AdSP del Mare di Sicilia Orientale, Francesco Di Sarcina, ad allargare la propria circoscrizione territoriale, promuovendo porti piccoli e grandi. Dopo Augusta, è stata la volta di Pozzallo, con una ‘due giorni’ – dicembre 2023 – per promuovere le più importanti location e attrazioni turistiche dell’area ai tour operator crocieristici, che andranno poi a proporre alle Cruise Line escursioni e tour da organizzare durante le crociere.

Il presidente Di Sarcina sullo scalo di Pozzallo sta investendo importanti risorse per completare una delle opere più significative e attese da tempo, cioè il molo di sottoflutto. Sul fronte turistico, gli Uffici dell’AdSP stanno svolgendo un prezioso lavoro di promozione turistica al fine di intensificare le attività crocieristiche, quindi aumentare turismo nel Ragusano con ricadute immediate a favore dell’economia locale.
Ora è la volta di Siracusa. Con l’emendamento, presentato in aula dal Senatore Pd, Antonio Nicita, inserito nel Decreto ex Ilva, si è chiesto l’ingresso di Siracusa all’interno dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale.

“Esigenze del territorio ed esigenze del partito. Questo uno dei passaggi in cui il Senatore Nicita, ha spiegato le motivazioni dell’emendamento. Il Senatore Nicita ha voluto spezzare una lancia nei confronti delle perplessità esposte dal Sindaco di Siracusa in merito alla necessità di cambiare la Governance: “se fossi il sindaco direi le stesse cose – ha dichiarato Nicita”, assicurando il proprio impegno anche in questo senso, magari sfruttando alcuni provvedimenti che dovrebbero approdare in aula sull’ insularità e sulle peculiarità portuali per le Regioni a Statuto Speciale, come la Sicilia.

Nicita ha voluto ribadire come l’ingresso di Siracusa nell’Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Orientale possa rappresentare una svolta dal punto di vista produttivo del territorio. “Non bisogna vedere più i porti solo nella concezione tradizionale, ma con una visione più ampia di hub energetici della nostra zona industriale in un contesto intermodale”.

In altre realtà portuali gli stessi compagni di partito di Nicita la pensano diversamente!
Aver sostituito le 25 Autorità portuali con le 16 Autorità di Sistema – D. L. n. 169 del 4 agosto 2016 – per il Governo voleva significare, oltre a razionalizzare l’organizzazione delle A.P., combattere il ‘potere di alleanze/consorzi’ delle compagnie di navigazione che stabilivano dove indirizzare flussi merceologici e quindi attirare investimenti pubblici per adeguare infrastrutture portuali e logistiche alle loro esigenze. Dopo otto anni, gli analisti del settore affermano che tale obiettivo non è stato raggiunto; anzi alla riduzione del numero delle A.P., si è contrapposto un allargamento delle circoscrizioni territoriali delle AdSP.

L’AdSP del Mare di Sicilia Orientale ha accolto con favore il via libera del Senato “all’emendamento bipartisan, condiviso dai parlamentari siciliani di tutti gli schieramenti – ha sottolineato l’ente – per inserire la rada di S. Panagia e del Porto Grande all’interno dell’AdSP presieduta da Francesco Di Sarcina; adesso – ha specificato l’ Authority – tocca alla Camera l’approvazione definitiva al fine di dare il via all’iter burocratico”.

“Credo – ha affermato Di Sarcina- sia un esempio di buona politica, concentrata sugli interessi del territorio, senza steccati o contrapposizioni legate alle diverse appartenenze. Sono molto contento che abbiano preso la decisione in tempi rapidi così da consentirmi, una volta espletate le varie formalità di rito legate al passaggio delle consegne, di attivarmi per il bene del porto di Siracusa, al più presto”.

L’ente portuale ha informato dopo che “durante la riunione, che aveva l’obiettivo di illustrare le numerose attività in corso svolte dall’ente, è nata l’idea di un protocollo di intesa utile per attivare un virtuoso processo di recupero di alcune aree dismesse del Comune di Augusta e delle saline, utilizzando un fondo apposito che l’AdSP ha messo a disposizione, eventualmente integrato con ulteriori risorse che la Regione riserverebbe ad hoc. Gli interlocutori si aggiorneranno già alla fine del mese di marzo per velocizzare questa importante collaborazione”.

Le compagnie di navigazione commerciali e turistiche evidenziano di essere sempre grate di poter contare su una “portualità diffusa” che depotenzia una “massa critica” di reazione al loro strapotere che non c’è mai stata né in Italia né all’estero.

Intanto, il mese scorso, il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha approvato la proposta di Adeguamento Tecnico-Funzionale del Piano Regolatore del Porto di Augusta. L’AdSP del Mare di Sicilia Orientale prevede un’organizzazione più efficiente dell’ampliamento del terminal dedicato ai container, già previsto nel Piano originario, e un nuovo terminal 30.000 mq. che nascerà nell’attuale pontile ro-ro. In totale la superficie in ampliamento sarà di circa 120.000 mq., di cui 90.000 per l’area contenitori e 30.000 per l’area ro-ro, verrà consentito l’ormeggio di navi container fino a 16mila teu con fondali a -15 metri.

Abele Carruezzo

porto di Augusta

(Adeguamento Tecnico-Funzionale del porto di Augusta approvata dal C.S.LL.PP)