Dopo la P3 nasce la 2M: il potere delle rotte Asia – Europa

Dopo il veto della Cina, la grande Alleanza P3 del trasporto marittimo si riorganizza e non cede le rotte Asia – Europa. Il veto della Cina doveva e vuole dimostrare la sua crescente potenza sullo scenario del trasporto marittimo ed il suo impegno su tutti i fronti a proteggere i propri interessi commerciali.

Così, la Alleanza P3 fra le tre grandi global carrier, la danese AP Moeller – Maersk, la francese CMA CGM e la svizzera MSC, hanno deciso di riorganizzarsi; e la risposta al veto cinese  è stata la sigla in questi ultimi giorni di un accordo decennale per le stesse rotte Asia – Europa da parte di due di esse la Maersk Lines e MSC. L’accordo è stato denominato 2M, per un Vessel  Sharing Agreement  per la durata di dieci anni sulle principali rotte globali, quelle tra Asia ed Europa e con gli stessi collegamenti di porti.

L’alleanza diventerà operativa nel 2015, dopo l’approvazione delle Autorità per la concorrenza di Unione Europea, Stati Uniti e Cina. Con questo nuovo accordo -2M – si prevedono sei rotazioni tra Asia e Nord Europa, quattro rotazioni tra Asia e USA, tre rotazioni tra Nord Europa e USA e due rotazioni tra Mediterraneo e USA. Le navi da condividere sono 185 portacontainer per una offerta di stiva di 2.1 milioni di teu e distribuite su ventuno rotazioni.

A detta delle due compagnie i servizi offerti saranno  stabili e più frequenti  toccando più porti con connessioni dirette; si riducono i costi con un migliore utilizzo delle navi. Nel comunicato di annuncio della firma, la Maersk  sottolinea che la 2M differisce dalla P3 per la quota di mercato interessata minore a fronte di una condivisione più adeguata di stiva; in questa maniera, la 2M non compromette la concorrenza di altre global carrier e non dovrebbero esserci problemi per ottenere tutte le necessarie autorizzazioni di tutte le Autorità Antitrust dei paesi coinvolti.

 

Abele Carruezzo