Alla scoperta di Venezia e della Laguna Veneta con i Dragon Boat

Il Progetto Conoscere Venezia dall’Acqua, giunto alla 19ma edizione, ha visto l’adesione di oltre 600 studenti da tutto il Veneto e anche dall’estero. Per loro e per i loro insegnanti, la possibilità di vedere e apprezzare Venezia dalla prospettiva acquea, muovendosi con remi e pagaie.

Ultime giornate dedicate alle uscite con le scuole per il Progetto Conoscere Venezia dall’Acqua, giunto alla 19ma edizione. Il Progetto è rivolto agli studenti e a tutti i gruppi organizzati e permette di navigare per alcune ore in sicurezza a bordo dei dragon boat, le grandi imbarcazioni sempre più apprezzate a Venezia (protagoniste recentemente anche di sfide tra studenti universitari in Canal Grande).

“Un’esperienza unica. Grazie al nostro Progetto, tutti hanno la possibilità di vedere e apprezzare Venezia dalla prospettiva acquea, muovendosi con remi e pagaie” – commenta il Presidente Venice Canoe & Dragon Boat Andrea Bedin.

Il Progetto, sotto il punto di vista scolastico, ha avuto un successo superiore alle attese. I motivi sono molti: certamente ha suscitato molto stupore l’adesione, sia in termini di numeri di partecipanti (oltre 600 studenti), sia in termini di qualità e della molteplice provenienza dei partecipanti, con massicce presenze da istituti scolastici delle province di Verona e Padova e, con grande e piacevole sorpresa, dalla provincia di Belluno.

Questo aspetto ha caratterizzato la “regionalità” del Progetto, anche se a bordo dei dragon boat della Venice Canoe sono saliti anche ragazzi trentini, tedeschi e spagnoli, questi ultimi ospiti di un programma Erasmus.

“Questa larga adesione premia l’organizzazione e il coordinamento, ma soprattutto la programmazione, avvenuta nel gennaio scorso quando eravamo nel pieno della quarta ondata della pandemia e resasi possibile solo grazie ad una “larga visione” di alcuni associati che hanno “visto oltre l’ostacolo” – continua Bedin.

Un particolare ringraziamento va a tutti gli istruttori – Alberto Fiorenza, Niccolò Polesello, Ludovico Berti, Massimo Nensi, Piero Bellipanni – e a tutti i docenti che hanno aderito e in particolare all’istruttore Veronica Berti che ha dimostrato, alla sua prima occasione, di essere un ottima coordinatrice e di proporsi in questa veste sicuramente tra i ragazzi di nuova generazione, non solo come la classica figura sportiva dell’istruttore ma soprattutto in quelle funzioni di gestione e coordinamento di persone.

Si ricorda che l’attività si è svolta in stretta collaborazione con il Panathlon Club di Venezia e la Sezione dell’Associazione Nazionale Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia della provincia di Venezia, e sotto il patrocinio della Regione del Veneto, della Città Metropolitana di Venezia e del Comune di Venezia.