L’Esercito americano continua la costruzione del molo di Gaza, dopo l’attacco dei mortai dei militanti palestinesi

MV Roy P. Benavidez

(La MV Roy P. Benavidez (T-AKR 306) di classe Bob Hope, una ro-ro a media velocità, ha lasciato il suo molo a Newport News, in Virginia, il 21 marzo 2024; foto courtesy US Navy)

Washington. Le operazioni di costruzione lungo la costa per il corridoio di aiuti marittimi degli Stati Uniti a Gaza sono finite sotto il fuoco di mortaio dei militanti palestinesi; lo fanno sapere fonti israeliane. L’Agenzia di stampa israeliana i24 riferisce che il molo è stato attaccato mercoledì mentre il personale delle Nazioni Unite era sulla scena e che diverse attrezzature sono state danneggiate. L’incidente è avvenuto mentre un team delle Nazioni Unite stava visitando il molo e l’area di sosta per le operazioni marittime proposte.

Intanto, l’Esercito americano continua a costruire un molo marittimo che consentirà agli aiuti umanitari di entrare a Gaza, ha comunicato il Pentagono ieri; una costruzione che era attesa, con il molo che dovrebbe diventare operativo entro l’inizio di maggio.

A marzo, il presidente Joe Biden ha annunciato che l’Esercito avrebbe costruito un porto temporaneo sulla costa mediterranea di Gaza per ricevere aiuti umanitari via mare.

La costruzione fa parte di uno sforzo per evitare la carestia nell’enclave palestinese a cinque mesi dall’inizio della campagna militare israeliana contro Hamas, che ha devastato la piccola Striscia di Gaza e fatto precipitare i suoi 2,3 milioni di persone in una catastrofe umanitaria.

“Posso confermare che le navi militari statunitensi, tra cui la USNS Benavidez, lavorano nel costruire le fasi iniziali del molo temporaneo e del pontile modulare galleggiante che si estende da una spiaggia di Gaza”, ha detto ai giornalisti il portavoce del Pentagono, il Maggiore Generale Patrick Ryder.

L’ONU ha avvertito che Gaza rischia la carestia e si è lamentata di “ostacoli schiaccianti” nell’ottenere aiuti e distribuirli in tutta l’enclave.

Le Agenzie umanitarie e l’Amministrazione Biden hanno implorato Israele di facilitare l’accesso ai rifornimenti di soccorso a Gaza e di dare ai loro convogli un passaggio sicuro all’interno del territorio.

Ryder ha detto che il Pentagono stava monitorando un qualche tipo di attacco di mortaio a Gaza che ha causato danni minimi nell’area di smistamento del molo. Ma ha aggiunto che le forze statunitensi non avevano ancora iniziato a spostare nulla in quell’area e non c’erano forze statunitensi sul terreno.

Abele Carruezzo

struttura logistica galleggiante

(Il sistema di consegna degli aiuti al molo opererà in tandem con una struttura logistica galleggiante come mostra la foto courtesy by US Navy)